Di buono c’è la qualificazione agli ottavi. L’Italia vola a Berlino dove, sabato alle 18, affronterà la Svizzera per un posto ai quarti in questi europei.
Il gol di Zaccagni, a 7 secondi dalla conclusione degli otto minuti di recupero contro la Croazia, ha fatto esultare gli azzurri che già facevano calcoli per capire se tre punti sarebbero stati sufficienti per accedere agli ottavi tramite la classifica delle migliori terze. E, invece, l’1 a 1 ha premitato la nazionale italiana, mandando all’inferno, invece, i croati che già pregustavano il sorpasso ai danni Barella e soci e il conseguente secondo posto, dietro la schiacciasassi Spagna.
Ma l’Italia non ha convinto. Solo con l’Albania, a parte il gol subito dopo pochi secondi, i ragazzi del Ct Spalleti hanno dato segnali di compattezza, nelle altre due partite, con Spagna e con Croazia, invece, non hanno brillato. Con gli iberici non c’è stata partita e il risultato avrebbe potuto assumere dimensioni ben più grandi dello striminzito 1 a 0, con la Croazia qualche fiammata, ma poca roba. Il gol di di Zaccagni, però, potrebbe rappresentare quella scintilla che apre, adesso, un’altra storia di questo Europeo.
Certo, non mancano gli equivoci tattici, a cominciare dalla dispozione in campo (difesa a 4 o a 3), passando per la poca precisione e la scarsa confidenza con il gol degli attaccanti. Allora gli azzurri si appigliano alla classe di Donnarumma, al coraggio di Calafiori e all’intuito di Zaccagni.
Per ora è bastato. Ma sarà sufficiente per arrivare in fondo alla manifestazione?