Nessuna deroga, un pensiero fisso ed una decisione che non ammette passi indietro. La pandemia sta mettendo in ginocchio, nuovamente, l’Europa ed il nostro paese. Lo sport, naturalmente, non è esente da questa situazione e si susseguono i rinvii causa Covid a tutte le latitudini ed in qualsiasi disciplina. Va da sé che il mondo calcistico, della pallacanestro e del volley si ritrovino in prima linea per contrastare una situazione pesante e che potrebbe portare ulteriori danni irreparabili.
In questo senso è intervenuto anche il governo con le ultime regole legate al green pass ed al super green pass. In particolare il dipartimento allo sport ha specificato che sarà necessaria la vaccinazione per spogliatoi, palestre, piscine e sport di squadra al chiuso. Gli atleti professionisti, quindi, dovranno rispettare queste decisioni dal mese di gennaio in poi. Il presidente FIGC Gabriele Gravina ha aperto alla vaccinazione obbligatoria per i calciatori professionisti: Per quanto riguarda i vertici di Federbasket e Federvolley si è chiesta una deroga specialmente per quanto riguarda il mondo giovanile dove non tutti hanno ricevuto le dosi di vaccino.
Il testo è abbastanza chiaro ed il virgolettato fotografa a pieno ciò a cui andremo incontro:” a partire dal 10 gennaio 2022, in zona bianca, gialla e arancione, l’accesso a eventi e competizioni sportivi, l’accesso a servizi e attività di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso, nonché agli spazi adibiti a spogliatoi e docce, sarà consentito esclusivamente ai soggetti in possesso della cosiddetta certificazione verde rafforzata”. Il Governo ha intrapreso una linea ancora più stringente e non vuole lasciare alcun alibi in un momento così delicato.