Una serata storica vissuta, però, senza pubblico ed a porte chiuse. In un “Massimino” tristemente vuoto, il Catania conquista la Coppa Italia Serie C. Gli etnei ribaltano il 2-1 dell’andata e superano il Padova 4-2 ai tempi supplementari. Una gara davvero spettacolare e ricca di colpi di scena. Faranno discutere tanto le decisioni arbitrali tra il goal annullato a Liguori e il rigore concesso al Catania. Gli ospiti, però, pagano cara l’espulsione diretta di Delli Carri che lascia la squadra in dieci uomini. Nel finale di gara, però, ci pensa Marsura a mandare il match ai supplementari dove Costantino pesca il goal vittoria a pochi secondi dai calci di rigore.
Primo tempo: il Padova parte fortissimo e passa in vantaggio dopo quattro minuti. Errore difensivo del Catania e Bortolussi ne approfitta per insaccare. Il Catania prova la reazione prontamente e la gara si apre fin da subito con spazi da una parte e dall’altra. All’11’ il primo giallo del match sventolato a Belli. Al 25′ svolta nel match: punizione dal limite del Catania con Cicirelli che calcia forte ma il tiro viene deviato in angolo. L’arbitro, però, vede un tocco di mano e concede il calcio di rigore. Dopo un breve check del VAR, presente in questa finale di Coppa Italia Serie C, viene confermato il penalty. Dagli undici metri si presenta Di Carmine che spiazza il portiere. La gara è divertente e, al 35′, il Padova si riporta in vantaggio. Grande tiro di Liguori e Albertoni battuto. Tuttavia, con colpevole ritardo, l’arbitro annulla la rete per un fallo precedente di Valente su Bouah. La tensione è alta e vengono ammoniti sia Crisetig che Celli. Al 45′ così è il Catania a portarsi in vantaggio: perfetto triangolo che smarca Cicerelli abile ad insaccare con il piattone. Si chiude la prima frazione con Liguori che ci prova ma il pallone sorvola la traversa.
Secondo tempo: si riparte senza cambi e con gli stessi ventidue. Il Padova si sbilancia fin da subito per recuperare il risultato. Al 57′ pericolosissimo Bortolussi che di testa manda di poco a lato. Due minuti dopo ammonito Castellini per fallo di mano. Dopo l’ora di gioco iniziano i primi cambi. Nel Padova dentro Palombi e Faedo per Valente e Belli. Nel Catania è il turno di Chiricò per Peralta. Al 71′ grandi proteste da parte del Padova per un presunto tocco di mano. Due minuti dopo, comunque, arriva il 2-2: su calcio d’angolo svetta Perrotta che insacca. La gara è ricca di colpi di scena e al 76′ il Padova resta in dieci uomini. Espulsione diretta per Delli Carri dopo il richiamo del VAR. La superiorità numerica porta gli etnei a provare il tutto per tutto. Dentro Marsura, Rapisarda e Costantino per aumentare il peso offensivo. Nel Padova Fusi e Crescenzi per serrare le linee. La gara si innervosisce sempre di più ed arrivano i gialli anche per Fusi e Monaco. Gli sforzi del Catania vengono ripagati all’89: proprio il neo entrato Marsura deposita in rete col ginocchio su sponda di Monaco. Il nuovo vantaggio spinge ancora avanti il Catania e, al 91′, Rapisarda sfiora la rete con un gran tiro ad incrociare. Poco dopo ancora Marsura di testa ma non trova l’impatto vincente. Il Padova è alle corde e, al 93′, Zanellati blocca a terra il tiro di Zammarini.
Supplementari: il Catania punta a vincerla senza arrivare ai calci di rigore. Il Padova, però, non rinuncia a giocare e al 95′ va vicina al goal ancora con Perrotta ma Albertoni blocca. Al 100′ Rapisarda sfiora la rete con il colpo di testa ad incrociare che termina alto. Il secondo tempo supplementare riparte con tre cambi: dentro Kontek, Chiarella e Zamparo. Il Catania prova il forcing finale e, allo scadere, trova il 4-2 decisivo. Marsura pesca in area Costantino che, da rapace d’area, gira di testa la rete decisiva. Finisce così una pirotecnica finale di Coppa Italia Serie C.