Coppa Italia, Milan-Bologna: la conferenza di mister Conceicao

AC Milan

A distanza di qualche giorno si replica ma, questa volta, con in palio un titolo. Milan e Bologna tornano in campo dopo il match di campionato. Il 3-1 dei rossoneri, maturato a San Siro, fa poco testo in questo momento. Tutto si azzera perché allo stadio Olimpico si giocherà la finale di Coppa Italia per conquistare un altro titolo. La squadra di Conceicao arriva carica, soprattutto perché vorrebbe chiudere la stagione con due titoli. Dopo il successo, di gennaio, in Supercoppa contro l’Inter adesso arriva la vera prova di maturità contro un Bologna in salute.

Di fronte a microfoni e telecamere, è intervenuto mister Conceicao a presentare il match. Queste le sue dichiarazioni principali:” Questa pressione fa parte della nostra storia, la sentiamo ogni giorno ed è normale per un grande club. Dobbiamo essere concentrati solo sulla partita, su cosa fare e come affrontare l’avversario. Sarà diverso dalla partita di campionato. La squadra ha avuto un’evoluzione a livello individuale e collettivo. I primi tre mesi sono stati difficili, noi viviamo di risultati e ottenerne uno positivo domani sarebbe molto importante. Non dico chi gioca. Non lo sanno ancora neanche loro, hanno lavorato bene tutti e hanno anche loro i loro dubbi“.

Il tecnico ha anche aggiunto:” Noi tutti crediamo in quello che facciamo, i risultati positivi aiutano sempre, ma io sono sempre stato consapevole di avere un gruppo forte e sano. Non solo a parole, ma anche nei fatti. Basti vedere quante partite abbiamo recuperato con giocatori subentrati: è un segno di grande unione e rispetto. Io sono molto tranquillo, speriamo di mettere tutto ciò in campo anche domani. Abbiamo fatto bene anche ai quarti contro la Roma. Sicuramente non siamo stati costanti come volevamo e i tifosi giustamente vogliono i risultati, perché in questo club sono tutti abituati così. C’è questa pressione e questo peso naturale. Dobbiamo accettarlo e rimanere concentrati per riuscire a fare una partita positiva contro una squadra che ha fatto un grande campionato. Con un allenatore abituato a partite così. Sono 13 anni che faccio questo lavoro, ogni partita ha la sua pressione e il suo carico, che sicuramente aumentano quando ci sono in palio dei titoli. Non voglio mostrarmi più tranquillo davanti ai media, sono quello che sono. Sicuramente non c’è paura, c’è voglia e concentrazione“.