La Juventus ritrova la vittoria 37 giorni dopo. E lo fa in una giornata importante. Il successo contro la Lazio, per 2 a 0, nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia, ha permesso ai bianconeri di ipotecare la finale che si disputerà a Roma (nell’altro incontro si affronteranno Fiorentina e Atalanta).
Risveglio o semplice rigurgito d’orgoglio?
Una vittoria nelle ultime nove partite di campionato (3-2 sofferto nel match interno con il Frosinone). Con questo magro, magrissimo bottino, la Juventus si presenterà domenica allo «Stadium» per ospitare la Fiorentina nella trentunesima giornata di campioanto. Gara mai banale quella contro i viole che, fra l’altro, ha un valore specifico altissimo per il futuro dei bianconeri. La gara contro i toscani, che anticipa il derby della Mole con il Torino, è una di quelle da non fallire ad ogni costo, anche perché c’è a forte rischio il terzo posto, insidiato da un ottimo Bologna che si è fatto sotto a soli due punti di distanza.
Un periodo molto negativo per i bianconeri, che debbono interrogarsi parecchio sul futuro e su chi poter puntare sulla Juventus che sarà. A cominciare, ovviamente, dalla guida tecnica.
Testa al derby con la Lazio
La Lazio di mister Tudor non ripete la prova di qualche giorno prima proprio con i bianconeri in campionato e disputa un secondo tempo sotto tono. Adesso, servirà una super prestazione, nel return match per ribaltare la sconfitta dello Stadium. Probabilmente, la testa di molti era già proiettata al derby della Capitale in programma sabato alle 18. Una partita troppo sentita oltre che molto importante per i risvolti che produrrà in classifica nella corse verso un posto alle prossime competizioni europee.