Coppa Intercontinentale, Flamengo: le parole di Filipe Luis in vista della finale con il Psg

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Alla vigilia della finale della Coppa Intercontinentale, in programma domani 17 dicembre a Doha, Filipe Luís ha presentato la sfida contro il Paris Saint-Germain. Il tecnico del Flamengo ha voluto mettere subito in chiaro che, nonostante il valore dell’avversario, la squadra non rinuncerà alla propria identità. Queste le sue parole riportate da Olè.

“Ogni partita è diversa. Non giocheremo contro il Bayern, ma contro il Paris, anche se la loro pressione ha la stessa energia. Non vogliamo abbandonare i nostri principi, che sono il DNA del Flamengo. È una partita diversa, una storia diversa”, ha dichiarato l’allenatore brasiliano.

La preoccupazione principale riguarda la velocità dei giovani talenti parigini, un pericolo che Filipe Luís conosce bene per l’esperienza maturata nelle competizioni internazionali. La soluzione, secondo il tecnico, risiede nella compattezza del gruppo piuttosto che nella marcatura a uomo:

“In una finale, dobbiamo commettere il minor numero di errori possibile. Non ho dubbi che giocatori così giovani e veloci ci creeranno problemi in certi momenti della partita. Come è già successo in Brasile, in Copa Libertadores e nel Mondiale per Club. Abbiamo un modo di difendere: non difendiamo il singolo giocatore, difendiamo la squadra, il pallone e speriamo di togliere più tempo possibile ai giocatori chiave, soprattutto a centrocampo.”

Un passaggio fondamentale della sua analisi è stato dedicato a Luis Enrique. Filipe Luís ha espresso grande ammirazione per il tecnico spagnolo, sottolineando come sia riuscito a rigenerare il PSG rendendolo una macchina collettiva capace di vincere la Champions League anche dopo l’addio ai nomi più altisonanti:

“Luis Enrique è un allenatore che non ha bisogno di presentazioni. Ha ricevuto meritatamente tutti i premi possibili e la sua squadra ha vinto tutto. Da allenatore, l’ho affrontato molte volte quando ero al Barcellona, e sono state sempre partite intense. Hanno perso la loro stella più grande, hanno costruito una squadra solida con giocatori giovani e hanno vinto il titolo più ambito, la Champions League.”

In chiusura, l’allenatore del Flamengo ha voluto caricare l’ambiente, ricordando che, nonostante le variabili esterne, l’ambizione del club resta immutata:

“Ogni competizione è diversa. Il contesto è diverso, il Paese è diverso, il clima, la temperatura e il campo sono diversi, ma la voglia di vincere è la stessa. Sappiamo quanto sarà difficile questa partita. Non sarà facile, ma sappiamo che è possibile.”