Quarantesette anni dopo. Da Santiango del Cile a Malaga, passando per la finale persa 25 anni fa a Milano contro la Svezia.
L’Italia del tennis alza la Coppa Davis, e lo fa al termine di una finale vinta al termine dei due singolari contro l’Australia. Dopo il successo di Matteo Arnaldi contro Alexei Popyrin, a conclusione di un match altalenante, si sono aperte tutte le strade verso la conquista dell’Insalatiera d’argento.
Un immenso Jannik Sinner non se lo è fatto ripetere due volte ed ha piegato (per la sesta volta su sei incontri) Alex De Minaur travolto per 6-3, 6-0, consegnando alla storia un meraviglioso gruppo di ragazzi (Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti, Simone Bolelli e Matteo Berrettini in versione tifoso) e un capitano, Filippo Volandri, perfetto in ogni scelta.
La sliding doors di questa final eight è stata, senza ombra di dubbio la prova di forza di Sinner sul 5 a 4 Djokovic 0-40 sul servizio dell’azzurro del terzo e decisivo set. Annullare tre match point al numero 1 al mondo, riuscire a batterlo prima in singolare e poi in doppio, insieme con Sonego, hanno rappresentato la svolta decisiva di questa splendida avventura a Malaga.
L’impressione è quella che si sia aperto un ciclo vincente. E che il bello debba ancora venire…
Ma, intanto, godiamoci questa strepitosa vittoria. L’Italia del tennis se l’è ampiamente meritata.