Copa America, Argentina: le parole di Scaloni in vista della finale

Copa America, Argentina, parole di Scaloni

Il conto alla rovescia sta per concludersi e fra poche ore si accenderanno i riflettori sulla finale di Copa America, che vedrà protagonista l’Argentina di Lionel Scaloni. I Campioni in carica affronteranno la Colombia, che non solleva il trofeo dal lontano 2001, e vanno a caccia del loro sedicesimo successo nella competizione. Il commissario tecnico albiceleste è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida.

“È una finale e ogni finale ha i suoi caratteri distintivi, ma il DNA di questa squadra è sempre lo stesso – ha esordito il tecnico argentino – Dal punto di vista calcistico, non cambieremo il nostro approccio. Cercheremo di essere protagonisti, anche se sappiamo quali sono i fattori in gioco e cosa c’è in palio”. E ancora: “Il calcio è così bello perché si può pianificare tutto e poi succede qualcosa di completamente diverso, ma non dobbiamo trascurare nessun dettaglio. La Colombia è una grande squadra e noi cercheremo di essere all’altezza. L’idea è di essere padroni della partita. Non tutte le partite vanno come l’allenatore immagina, e per questo bisogna essere aperti a tutto e cercare di non trascurare nessun dettaglio. Se ci sfuggirà qualcosa, dovremo essere pronti a reagire”.

Scaloni ha concluso parlando di Di Maria, all’ultima apparizione in nazionale: “Decidiamo sempre la formazione in base alla partita. Contro l’Ecuador non ha giocato e poteva essere la sua ultima partita. Per fortuna è andata bene. Come allenatori sentiamo che questo è fondamentale, altrimenti ci sono troppi condizionamenti. Speriamo che vada tutto bene e che Ángel possa ritirarsi nel miglior modo possibile”.

Martinez: “Entusiasti come fosse la prima finale”

In conferenza ha parlato anche il portiere Emiliano Martinez: “Adesso mi sento più completo, più a mio agio, ho fatto fatta esperienza e mi sento sempre supportato dai miei compagni. Cerco di migliorare e correggermi dopo ogni gol subito, abbiamo un grande gruppo di portieri che mi aiuta a migliorare. La finale? Bisogna giocare a calcio, ora sono 120 minuti, abbiamo un po’ più di margine per farlo. Ma abbiamo la stessa emozione, sarà la quarta finale e siamo entusiasti come se fosse la prima.”