Conference League, Roma-Vitesse: le parole di Josè Mourinho

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Vigilia di ottavi di finale anche per la Roma che, domani, sfiderà il Vitesse nel ritorno degli ottavi di finale. Dopo lo 0-1 conquistato in Olanda, i giallorossi puntano a staccare il pass per i quarti. In conferenza stampa è intervenuto Josè Mourinho per presentare la sfida. Queste le sue dichiarazioni principali.

Prima di approfondire i temi della vigilia di Roma-Vitesse, una sua riflessione su ciò che sta accadendo nel mondo: le immagini sono inquietanti
“Sarò molto obiettivo e pragmatico: stop alla guerra, a questa e a tutte le altre. Se dovrò ripeterlo ogni giorno lo farò. Non parlo di politica pubblicamente, anche se mi interessa. Ma dire, urlare, ripetere stop alla guerra va fatto sempre”.

A Udine ha sottolineato il calo di tensione. Ha lavorato sulla squadra per farle ritrovare le giuste motivazioni?
“Lavoriamo ogni giorno, pensiamo di essere preparati per il Vitesse”.

Ci ha sempre detto che ragiona partita dopo partita. Questa però è la settimana del derby: resta più importante il Vitesse o la testa è già alla Lazio?
“L’unica gara che mi interessa è quella con il Vitesse. Non c’è Lazio che tenga: se vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti di finale, se perdiamo siamo fuori. L’unica partita che mi interessa è questa”.

Tempo fa ha inserito Mkhitaryan in cima alla lista dei giocatori più importanti: c’è qualche altro calciatore che ha la sua stessa velocità di pensiero? La sua assenza a Udine ha influito sulle difficoltà della Roma?

“Tutti i giocatori sono diversi. Tutti conoscono la nostra rosa, tutti con noi sono critici feroci. Siete capaci anche di essere critici con un ragazzino arrivato qui a 8-9 anni e che gioca per la prima volta in Serie A. Mkhitaryan è importante per noi. Non voglio dire che la sua assenza ad Udine è stata la ragione per la quale non abbiamo vinto la partita, ma per noi è molto importante”.

Le piace la nuova regola che non prevede più il gol in trasferta? La trova più giusta?
“Non so se è più o meno giusta, può cambiare un po’ il profilo delle partite. L’Ajax ha fatto un bel pareggio a Lisbona, ma nonostante questo il Benfica è andato ad Amsterdam senza bisogno di segnare: ha potuto controllare senza rischiare, prima una squadra che pareggiava in casa subendo gol sapeva di dover affrontare il ritorno in situazione di svantaggio. Noi all’andata con il Vitesse non abbiamo pensato troppo al risultato, il nostro obiettivo era quello di vincere e al ritorno sarà lo stesso. Sappiamo che con un pareggio saremmo ai quarti di finale, ma non approcciamo la gara cercando il pari: vogliamo vincere. Pensando così si pensa meno a questa regola”.

La Roma, a parte Abraham, ha attaccanti che segnano poco nonostante sia la seconda squadra per tiri in porta. Come si risolve questo problema?

“Sono giocatori che segnavano prima e ora non segnano più o che non hanno mai fatto tanti gol in carriera? Non parliamo di Lewandowski che ora è alla Roma e ha smesso di segnare. E’ un problema di qualità, di profili”.

Rispetto a Udine quanti uomini pensa di cambiare domani? Zaniolo riposerà?
“Perché Zaniolo? Ha riposato già 25 minuti in Olanda. Perché deve riposare? Non mi torna… Perché non Rui Patricio o qualcun altro. Zaniolo sta bene. Rispetto a Udine non ci saranno Mancini e Sergio Oliveira (squalificati, ndr.), mentre torneranno Kumbulla e Mkhitaryan”