Prosegue l’anno sportivo spettacolare per l’Italia. Non solo calcio, ma tanti altri trionfi nelle varie discipline per un 2021 che non intende fermarsi nei successi tricolore per il Bel Paese. Questa volta è il ciclismo ad elevarci a livello internazionale con i risultati del mondiale di Roubaix. Il medagliere d’altronde parla chiaro: Italia a quota 10 con ben quattro ori, tre argenti e tre bronzi. Davanti alla nazionale italiana solo la Germania a quota 11 (6 ori, 2 argenti, 3 bronzi) mentre l’Olanda è a pari merito con gli azzurri (5 ori, 3 argenti e 2 bronzi). Una spedizione spettacolare, quindi, per i nostri colori che tornano a portare alto il nome dell’Italia a livello così alti nel ciclismo.
L’ultima giornata della rassegna mondiale ha regalato delle emozioni uniche. A chiudere il cerchi, infatti, ci ha pensato Elia Viviani che ha conquistato l’oro nella gara ad eliminazione. Allo stesso tempo grande impresa per la coppia Filippo Consonni – Michele Scartezzini che hanno raggiunto l’argento nella categoria Madison. I giorni precedenti, poi, avevano dimostrato quanto fosse performante la squadra azzurra sia a livello maschile che femminile. Un motivo di orgoglio e vanto per tutto il Paese che ha scacciato via le malelingue secondo cui il movimento ciclistico italiano fosse in una fase discendente. Del resto dei segnali importanti erano già arrivati dal Mondiale su strada corso in settembre e disputato in Belgio.
Non è un caso che l’Italia sia tornata protagonista proprio lì dove il ciclismo ha una delle mete storiche cioè la città francese di Roubaix. Proprio nell’omonima gara, ha vinto l’italiano Sonny Colbrelli l’ultima edizione. Tornando alla rassegna mondiale, il palmares recita: ori vinti da Martina Fidanza nello scratch, dal quartetto maschile dell’inseguimento, da Letizia Paternoster ed Elia Viviani nell’eliminazione. Le tre medaglie d’argento sono arrivate da Jonathan Milan nell’inseguimento individuale, dal quartetto femminile dell’inseguimento, quindi dal binomio Consonni-Scartezzini nella madison. Infine, i tre bronzi sono stati conquistati da Filippo Ganna nell’inseguimento maschile, da Elisa Balsamo e sempre da Viviani nei rispettivi tornei dell’Omnium. Quest’ultimo si è così espresso:” Sono davvero felice, perché questo è un titolo mondiale che fa storia, dal momento che viene assegnato per la prima volta. Avevo puntato la stagione sulle Olimpiadi di Tokyo e non è stato facile preparare questi Mondiali, soprattutto per noi atleti che prendiamo parte alle gare su strada. Sono orgoglioso di essere finalmente riuscito a conquistare un titolo mondiale su pista e di avere guidato un gruppo di giovani che regaleranno tante soddisfazioni all’Italia”.