Ciclismo, Davide Cassani: addio al ruolo di ct azzurro

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Una notizia che non ha scosso l’ambiente ma era, effettivamente, già nell’aria. Davide Cassani dice addio alla nazionale italiana ed al suo ruolo di primo allenatore. Il tecnico romagnolo dice, momentaneamente, basta all’avventura in azzurro rinunciando all’offerta di rinnovo da parte del presidente Dagnoni. Come detto, la notizia era già nota dopo l’ultima avventura dell’italia ai mondiali. Per lui, alle porte, non dovrebbe esserci un incarico in federazione nell’immediato.

Nelle scelte generali c’è da considerare un rapporto non più idilliaco con i vertici istituzionali e l’ambiente in generale. Chi ci fosse un clima di tensione era noto da tempo e, per questo motivo, il mese di settembre sembrava l’ultimo prima dell’addio. Davide Cassani, un simbolo per il ciclismo italiano, ha concluso la sua avventura come ct azzurro il 26 settembre in occasione dei Mondiali vinti da Alaphilippe. L’ultimo risultato in azzurro è stato il decimo posto di Colbrelli a Lovanio. Alla Kermesse mondiale, ha fatto seguito la proposta contrattuale da parte di Cordiano Dagnoni, presidente della FCI da febbraio. Nessun ruolo federale nel prossimo percorso intrapreso dai vertici federali. Quest’ultimi sono stati informati da Cassani anche attraverso una lettera.

Mai una parola fuori luogo per l’ex allenatore che non ha mai voluto alzare i toni anche per la sua questione caratteriale. Dopo il mondiale, lo stesso presidente Dagnoni aveva incontrato Cassani a margine dell’evento legato all’inaugurazione della nuova illuminazione al velodromo Vigorelli di Milano. In quell’occasione, la proposta era ben chiara: la presidenza della Ciclistica Servizi. Tuttavia Cassani ha rifiutato l’offerta dopo una lunga riflessione iniziata dopo i mondiali. La sua carriera si chiude nel 2021: l’allenatore guidava l’ammiraglia azzurra dal 2014. Al suo posto, in pole position, c’è Daniele Bennati.