Non sembra quietarsi la situazione in Ucraina con la guerra che continua a mietere morti ed una pace che sembra sempre più lontana. Il mondo dello sport e del calcio si è legata a doppio giro con questa situazione che sta sconvolgendo tutto il mondo naturalmente. Dalle sanzioni, sino alle esclusioni dei club fino ai calciatori che cambiano maglia: il caos continua a regnare sovrana. Ma la notizia di oggi avrebbe ancor più di clamoroso: Roman Abramovich avrebbe manifestato sintomi da avvelenamento. L’imprenditore è finito al centro della scena mondiale per molteplici motivi.
Da una parte è uno dei patron calcistici più ricchi e facoltosi del mondo. Con la sua presidenza il Chelsea è tornato al top a livello inglese, europeo e mondiale: tra titoli in patria e Champions League è un vincente anche nel mondo dello sport. Allo stesso tempo la sua grande fortuna è legata anche alla sfera in cui orbita in Russia. Non è un segreto che Abramovich faccia parte degli oligarchi vicini a Vladimir Putin. Allo scoppio della guerra, l’imprenditori ha subito lasciato la presidenza del Chelsea paventando anche la vendita del suo club. Ma in questo momento la situazione sarebbe ancora più delicata.
Data la sua esperienza e influenza, Abramovich ha partecipato attivamente ai negoziati di pace tra Ucraina e Russia. Proprio in queste occasioni sarebbe stato avvelenato insieme ad alcuni esponenti ucraini. I sintomi sembrano evidenti: dall’arrossamento degli occhi fino alla lacrimazione passando ad una dolorosa desquamazione di volto e mani. Il pericolo sembra essere passato ma subito si punta il dito contro ii servizi segreti russi vogliosi di far saltare le trattative di pace. Abramovich sarebbe anche il punto di contatto tra i due popoli: sua madre, infatti, è ucraina.