Champions League: Real Madrid-Bayern 2-1, day after

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Non sono mancate le polemiche al termine dell’incredibile semifinale di ritorno di Champions del «Bernabeu» fra il Real Madrid e il Bayern Monaco.
I bavaresi hanno attaccato la terna arbitrale per la gestione dell’ultimo possesso dei tedeschi (il risultato era già fissato sul 2 a 1 per gli spagnolo), con l’azione interrotta per un presunto fuorigioco e non fatta completare per poi, eventualmente, far intervenire il Var e valutare l’eventuale offisde.
Non ha usato giri di parole, l’allenatore del Bayern, Thomas Tuchel: «Siamo arrabbiati, non era fuorigioco ed è una difficile da digerire. Qui succede sempre così. La decisione del guardalinee è stata disastrosa. Al 90′ l’arbitro ha ammesso l’errore chiedendo scusa. Il primo errore è del guardalinee, successivamente l’arbitro non doveva fischiare».
Anche l’ex difensore della Juventus, De Ligt, che ha depositato in rete l’assist di Muller, a gioco fermo, però, in virtù del fischio di Marciniak, ha riferito di scuse dell’assistente al termine del match.

Insomma, un dopo gara rovente a completamento di una partita pazzesca. Bayern Monaco qualificato sino all’88’ e fuori dal minuto 91′. Nei tre minuti in cui è salito in cattedra il neo entrato Joselu, autore di una doppietta dei madrileni, che ha cambiato drasticamente le sorti della sfida. Bayer che si era portato in vantaggio, a metà secondo tempo, con una rete bellissima di Davies.
Ma il Real Madrid, ripetendo quanto accaduto nel 2022, sempre in semifinale, contro il Manchester City è riuscito nelle battute conclusive della gara a ribaltare la situazione in proprio favore.
A fine gara grande festa sugli spalti e in campo per il raggiungimento della diciottesima finale della storia in Champions League.

I blancos, a Wembley sabato 1 giugno, sfideranno il Borussia Dortmund. L’obiettivo è la conquista della quindicesima coppa dalle “grandi orecchie”. Il tecnico Carlo Ancelotti, invece, proverà a mettere nella sua personale bacheca la quinta Champions da allenatore, la settima in totale (due vinte da calciatore con il Milan e quattro da tecnico equamente divise fra Milan e Real Madrid).