Champions League, Milan-Inter 0-2: il day after

Inter

Una sconfitta che poteva trasformarsi in una disfatta. Nessuno, alla vigilia, poteva immaginare un derby d’andata di questo genere: l’Inter ha dominato la partita sotto tutti i punti di vista e lo 0-2 non fotografa a pieno quanto visto. Se ci fosse ancora la regola del “goal fuori casa” i nerazzurri si potrebbero già considerare con due pieni in finale. Allo stato attuale, anche se con molte difficoltà, il Milan resta ancora in corsa ma servirà la partita perfetta.

Mancano appena sette giorni ai prossimi novanta minuti e di mezzo ci sarà anche un weekend fondamentale di Serie A. Il primo atto di San Siro, però, ci consegna delle certezze nette. L’Inter ha dimostrato di arrivare al mese decisivo di maggio in perfette condizioni fisiche, con una rosa profonda e con l’entusiasmo dei risultati. Dall’altro lato, invece, il Milan è apparso timoroso, senza concentrazione e anche scarico fisicamente. L’attenzione posta sull’assenza di Leao non giustifica una prestazione non da questi livelli. La differenza tra le due rose è evidente anche sulla carta, ma in queste sfide sono i dettagli a fare la differenza. Mister Inzaghi ha battuto il collega Pioli su tutta la linea schierando una formazione aggressiva e con pressing altissimo. Il Milan è andato subito in confusione anche per una cifra tecnica generale non all’altezza.

Ciò che, però, ha veramente sorpreso è stato l’atteggiamento difensivo dei rossoneri. Reparti larghi, movimenti non armonici e due goal subiti nei primi dieci minuti davvero irreali. Nel primo caso la facilità con cui Dzeko gira il pallone in porta è quasi disarmante con Calabria che non può arginare il bosniaco. Nell’occasione del raddoppio, invece, è tutta la squadra che fatica a ripiegare lasciando clamorose praterie centrali. Una situazione che si ripete anche in occasione del rigore revocato a Lautaro e nel miracolo di Maignan su Dzeko. Alla luce di tutto questo, come sottolineato anche in conferenza stampa, Inzaghi ha il rammarico di non aver chiuso i giochi con un punteggio molto più ampio. Allo stesso tempo, nella ripresa, il Milan con la forza della volontà avrebbe potuto siglare una rete che sarebbe stata pesantissima. Pesano gli errori di Messias davanti la porta e lo sfortunato palo di Tonali sull’unica bella azione manovrata in velocità. La sconfitta del Milan va ben oltre l’assenza di Leao ma, per il ritorno, il portoghese dovrà cercare di recuperare perché anche se non in perfette condizioni fisiche serve l’aiuto di tutti per cercare l’impresa e sognare ancora Instanbul.