Ricky Alvarez ha deciso di dire basta con il calcio giocato. I numerosi infortuni che l’hanno perseguitato per tutta la seconda parte della sua carriera hanno indotto l’ormai ex centrocampista argentino ad appendere gli scarpini al chiodo all’età di soli 33 anni. Arrivato in Italia nel 2011, Alvarez ha mosso i primi passi nel nostro paese con addosso la maglia dell’Inter, squadra nella quale ha militato per tre stagioni, collezionando 90 apparizioni e 14 reti in tutte le competizioni. Nel 2014 ha fatto parte della spedizione mondiale con la nazionale albiceleste vice campione del mondo, mettendo a referto una presenza durante la rassegna brasiliana.
In seguito, dopo una poco fortunata esperienza in Inghilterra con il Sunderland, Ricky Maravilla (questo il soprannome che gli venne affibbiato fin dalla tenera età) fa ritorno nel Belpaese, questa volta nella città di Genova e più precisamente sulla sponda blucerchiata. Durante la sua militanza con la Sampdoria, ha accusato svariati problemi fisici, che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio. Nei più recenti tre anni, il fantasista ha visto il campo con il contagocce, sia nel corso dell’avventura in Messico con l’Atlas che in patria con la casacca del Velez Sarsfield, club in cui è cresciuto e sbocciato e con il quale ha conquistato due campionati argentini di Clausura (2009 e 2011). Nei giorni scorsi ha annunciato la dolorosa ma inevitabile decisione e scenderà in campo per l’ultima volta questa notte nella sfida contro il Patronato.
Per caratteristiche accostato a Kakà, anche se ha sempre dichiarato di ispirarsi a Zidane, Ricardo Gabriel Alvarez era considerato uno dei calciatori talentuosi di maggior prospettiva. Purtroppo per lui e per il calcio, la fragilità a livello fisico ne ha frenato (e impedito) la maturazione completa. Adesso vedremo quale tipo di carriera intraprenderà una volta calcato il terreno di gioco per l’ultima volta.