Il calcio italiano si prepara a una svolta importante della propria storia. È notizia di poche ore fa, infatti, che a partire dal prossimo 1° luglio 2022 avverrà il passaggio al professionismo per la Serie A Femminile. Il Consiglio Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha portato a compimento tutte le modifiche normative necessarie per sancire questo fondamentale balzo in avanti per lo sport nel nostro paese. Si sapeva che ormai questa procedura doveva solamente essere ultimata, ma adesso è presente anche la conferma ufficiale. Le battaglie lunghe decenni hanno sortito l’effetto sperato, tanto che dalla stagione 2022/2023 le calciatrici della massima divisione italiana potranno godere degli stessi diritti dei colleghi uomini.
“Dal primo luglio inizia il percorso del professionismo del calcio femminile – ha orgogliosamente dichiarato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina – siamo la prima federazione in Italia ad avviare e ad attuare questo percorso. C’è stata qualche piccola resistenza della Lega di A che riteneva di proporre un eventuale rinvio ma poi abbiamo raggiunto un accordo perché non si poteva tornare indietro. Quando si delibera qualcosa bisogna essere coerenti“. È stato raggiunto, dunque, questo agognato obiettivo, anche grazie ai grandi risultati raccolti dalla Nazionale azzurra di Milena Bartolini, giunta ai quarti di finale nel Mondiale 2019 e pronta a svolgere un ruolo da protagonista anche ai prossimi Europei.
Non si è fatto attendere anche il commento di Umberto Calcagno, numero uno dell’Associazione Italiana Calciatori: “Con l’approvazione delle Norme organizzative interne (Noif) in Consiglio federale, abbiamo dato concretezza e una definitiva base giuridica al passaggio al professionismo previsto per l’1 luglio. Soprattutto, abbiamo portato a compimento un lungo e prezioso lavoro fatto in questi mesi con la Divisione calcio femminile, le società, gli uffici federali e tutte le componenti a cui vanno i nostri ringraziamenti. Sarà l’inizio di una nuova sfida che ci vedrà come sistema impegnati a cogliere tutte le opportunità di questo epocale passaggio, anche per allargare ulteriormente la pratica del calcio nel nostro Paese”.