In Germania la data scelta è il 15 maggio, ma si attende l’ok del governo. Prevale ancora l’incertezza per il futuro di Premier League e Liga Spagnola. In Francia e Olanda la stagione 2019-2020 è ormai andata in soffitta
Potrebbe essere la Germania il primo Paese europeo a far ripartire il proprio massimo campionato di calcio. Il 15 maggio è la prima data utile indicata dalla federazione tedesca per riaccendere i motori della Bundesliga, dopo la pausa forzata di due mesi imposta dall’emergenza coronavirus. L’idea è quella di far disputare i match rigorosamente a porte chiuse e disputare le nove giornate rimanenti entro il 30 giugno. Per l’ufficialità si attende la decisione finale del governo, ma la ripartenza delle prossime settimane dovrebbe essere certa. In Germania i centri sportivi per l’allenamento sono stati riaperti già a metà aprile.
Più incerto è lo scenario in Inghilterra. La Premier League potrebbe riprendere il prossimo 8 giugno disputando i match in campi neutro o addirittura trasferire tutto in Australia. I calciatori intanto hanno chiesto di accorciare i tempi di gioco delle singolare gare per evitare infortuni vista la precaria condizione fisica. In ballo ci sono interessi tutt’altro che secondari come il piazzamento nelle competizioni europee e il godimento dei diritti televisivi.
In Spagna i calciatori continuano l’allenamento individuale in attesa che si completi la sanificazione dei centri sportivi e che il risultato dei tamponi dia esito negativo. Dal prossimo 11 maggio dovrebbero ripartire le sessioni di allenamento di gruppo. I calciatori intanto hanno chiesto garanzie al governo affinché siano chiare le strategie da seguire in caso di nuovi contagi. Nello stesso tempo è ferma la volontà di riposare almeno tre giorni tra una gara e l’altra e di non scendere in campo se la temperatura supera i 32 gradi.
Al momento, l’unica certezza riguarda la sospensione dei campionati in Olanda e Francia, pronte a ripartire dalla stagione 2020-2021.