Dopo gli ultimi dettagli da definire, l’Nba potrà avere il via libera alla ripartenza dopo i lunghi mesi di lockdown che hanno paralizzato l’intero panorama sportivo. La celebre competizione americana riprenderà il prossimo 31 luglio in una location d’eccezione. Sarà infatti il Disney World ad ospitare atleti e dirigenti, una eventualità più unica che rara.
Intanto, in vista della ripresa del campionato sono stati definiti i criteri con cui assegnare il titolo. Le 22 franchigie pronte a tornare in campo affronteranno otto gare prima dei playoff. Ma non tutte le squadre hanno finora disputato lo stesso numero di partite. Da qui la scelta di non tener conto del numero di partite con cui una squadra è posizionata al di sopra o al di sotto del 50% di successi – come attualmente succede – ma dalla percentuale di gare vinte.
Un’altra novità riguarda le limitazioni alle sostituzioni dei giocatori per infortunio o per un eventuale contagio da coronavirus per cui è prevista una quarantena di almeno sette giorni. Non dovrebbero esserci limitazioni al numero di giocatori che un team potrà impiegare per rinnovare il proprio organico dopo gli eventuali forfait. In Federazione si discuterà anche sull’opportunità di eliminare un vincolo al numero di giocatori scelti per un singolo ruolo. Alle franchigie sarà permesso di scegliere soltanto tra giocatori che in questa stagione hanno già firmato un contratto Nba, in G-League o che hanno fatto il training camp con una squadra.