Basket, LeBron James attacca: “Il mio caso di falsa positività gestito malissimo. Inizio di stagione difficile”

Basket: Lebron va all'attacco per la cattiva gestione della sua falsa positività al covid

Non le ha mandate a dire LeBron James, stella dei Los Angeles Lakers e dell’NBA, furioso per la gestione della sua falsa positività al Covid-19. Queste le sue parole: “È brutto ricevere un falso test positivo e ritrovarsi in isolamento. Provo tanta rabbia perché penso che il mio caso sia stato gestito malissimo. Ero negativo al primo test fatto lunedì, poi un secondo test è uscito positivo. Di solito in questi casi è previsto che tu venga sottoposto immediatamente a un altro test: io invece mi sono ritrovato subito in isolamento, a dover trovare un modo di tornare a casa da Sacramento (dove i Lakers si trovavano per la gara poi vinta martedì, ndr). Da solo, senza sicurezza e senza aiuti perché a nessuno era concesso viaggiare con me. A casa ho dovuto mettere in isolamento i miei figli, mia moglie, tutti quelli che gravitano attorno a casa mia. E tutto per un falso test positivo, per una situazione gestita malissimo. Tutto questo mi ha fatto davvero arrabbiare“.

“Mi hanno permesso di uscire dal protocollo alle 4 del pomeriggio e sono riuscito ad andare a vedere giocare mio figlio: quella è stata una boccata d’aria fresca – ha proseguito The Chosen One – Tolto quello, sono stati giorni di rabbia e frustrazione. Non sono riuscito a fare nulla, tornato da Sacramento mi sono chiuso in casa senza potermi allenare, senza poter fare nulla. Ed ero sicuro di non avere niente perché non mi sono mai sentito male. So che ci sono anche gli asintomatici, ma conosco il mio corpo e so quello che avevo. L’Nba in generale ha fatto un gran lavoro con questo protocollo, ma il mio caso a Sacramento è stato gestito… in modo diverso, diciamo così”.

Infine, la star del basket mondiale ha chiuso così: “Tornare in squadra mi ha fatto sentire bene, come tornare a fare quello che amo in campo. Sapevo che mi sarebbe mancato il ritmo perché negli ultimi giorni non mi sono potuto allenare, che non mi sono potuto allenare come faccio di solito. Ma sono felice di essere tornato. Prima di Sacramento stavo trovando un buon ritmo, sia a livello personale che di squadra. Per me è davvero frustrante avere a che fare con tutti questi infortuni. Ora anche il falso positivo. Sì, è stato un inizio di stagione davvero difficile“.