Basket e Volley, i presidenti:” Siamo al collasso, riapriamo tutto”

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Il grido di allarme è stato lanciato ed è abbastanza forte e deciso. Adesso è necessaria una mano di aiuto nei confronti di due fra i movimenti sportivi più importanti di tutta Italia. La crisi economica ha colpito, a livello globale, qualsiasi tipo di economia e naturalmente anche lo sport sta facendo i conti con le perdite ingenti. In questo senso Basket e Volley hanno bisogno di aiuto con i movimenti ridotti al collasso. Una situazione che non lascia dormire sonni tranquilli a tutti i livelli: naturalmente gli introiti del calcio sono ben più importanti ed estesi rispetto a basket e volley. Tuttavia quello che viene chiesto a gran voce è di avere pari diritti ed attenzioni. Nel corso dei mesi la situazione è andata sempre più peggiorando giungendo ad un quadro generale drammatico: bilanci in rosso, situazioni al limite del fallimento e capienza dei palazzetti ridotta al 35%.

Per tale motivo sono scesi in campo i vertici istituzionali per dare un segnale forte e deciso. La richiesta d’aiuto al governo è un messaggio lanciato dal presidente della Federazione italiana pallacanestro Gianni Petrucci, dal presidente della Legabasket Umberto Gandini, dal presidente della Lega nazionale pallacanestro Pietro Basciano, dal consigliere della Lega femminile Edvige Cavallini, dal presidente della Federazione pallavolo Giuseppe Manfredi, dal presidente della Legavolley maschile Massimo Righi e dal vice presidente della Lega femminile Giuseppe Pirola. Una scelta condivisa in un momento storico in cui l’unione fa veramente la forza.

I campionati nazionali sono, ormai, alle porte e pesano tantissimo gli aiuti del governo che tardano ad arrivare, gli sgravi fiscali assenti e la situazione relativa alla capienza dei palazzetti. Il primo obiettivo, seguendo naturalmente le indicazioni del CTS, è quello di raggiungere almeno il 50% della capienza per il pubblico potendo attirare nuovamente famiglie e bambini. Le perdite, infatti, solo nel basket si possono aggirare attorno ai 40 milioni solo relativamente ai mancati introiti tra biglietti e sponsor. Un dato allarmante che tiene conto della chiusura del 2020 e dell’impianti chiusi nel 2021. Per quanto riguarda il volley, le perdite si aggirano attorno ai 28 milioni tra sponsor e mancati incassi con oltre 1 milione e mezzo di spese sanitarie. Naturalmente tutto questo ha reso ancora più grave la situazione sia nelle categorie dilettantistiche che nell’universo femminile con un ridimensionamento sotto tutti i punti di vista. In un contesto così difficile e spigoloso, l’intervento del governo resta l’unica strada percorribile con un progetto ben chiaro e strutturato.