“Per noi è stata un’operazione ottima sia a livello economico che sportivo. Adesso ci siamo tolti un peso”. Con queste parola il ds della Fiorentina, Daniele Pradè ha commentato l’operazione che ha portato Federico Chiesa alla Juventus. Un tormentone che andava avanti da tanto tempo e, negli ultimi giorni di mercato, si è concretizzata.
Da Roberto Baggio a Federico Bernardeschi, sono stati diversi gli affari sull’asse Firenze-Torino. E, anche Chiesa, ha percorso quest’autostrada lunga 400 km.
È rimasto, invece, Pezzella per il quale è arrivata solo una timida offerta.
Alla voce acquisti è arrivato José Callejon (con l’ex Napoli, l’ultimo giorno di trattative ha portato a Firenza anche Martinez Quarta e Barreca) che era svincolato e, adesso, andrà a rafforzare il reparto avanzato che, tuttavia, avrebbe bisogno di una prima punta. In mezzo, i ritorno di Borja Valero e gli inserimenti di Giacomo Bonaventura e Sofyan Amrabat hanno reso la linea mediana sicuramente più robusta ma, complessivamente, la Fiorentina sembra l’eterna incompiuta.
E, adesso, dopo la sconfitta interna con la Sampdoria anche la panchina di Iachini sembra vacillare. L’ombra di Maurizio Sarri si allunga sulle rive dell’Arno.