È stata una truffa. Una inchiesta della Guardia di Finanza della Procura di Perugia ha accertato che gli esami del centravanti uruguaiano Luis Suarez per ottenere la cittadinanza italiana è stato superato a seguito di una vera e propria truffa. I militari delle Fiammi Gialle stanno notificando una serie di avvisi di garanzia e stanno acquisendo altro materiale all’interno dell’Universita perugina.
Di fatto, dall’indagine è scaturito che le prove d’italiano erano state concordate preventivamente e i punteggi finali assegnati ancora prima dell’esame. Sotto inchiesta i vertici dell’Università per stranieri (Giuliana Grego Bolli, Simone Olivieri, Stefania Spina, Lorenzo Rocca e Cinzia Camagna).
“Dalle attività investigative – sottolinea una nota della procura firmata da Raffaele Cantone, l’ex presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione che si è insediato a Perugia nel giugno scorso – è risultato che gli argomenti oggetto della prova d’esame sono stati preventivamente concordati con il candidato e che il relativo punteggio è stato attribuito prima ancora dello svolgimento della stessa, nonostante sia stata riscontrata, nel corso delle lezioni a distanza svolte da docenti dell’ateneo, una conoscenza elementare della lingua italiana”.
Fatali ai fini dell’inchiesta le intercettazioni, riportate nel decreto di perquisizione, che smascherano una vera e propria farsa messa in atto per agevolare Suarez.