Sguardo di ghiaccio a non tradire neanche la minima emozione e una calma da veterano. Così Andrea Pirlo si è presentato questo pomeriggio davanti ai giornalisti nella sua prima conferenza stampa pre-gara dalla allenatore della Juventus. Un traguardo che sembrava impensabile appena cinque anni fa, nel giorno del suo addio al calcio.
Ma non c’è tempo di pensare alle emozioni. Domani i bianconeri si troveranno davanti la Sampdoria dell’ex Ranieri in una gara che mette in palio i primi tre punti della stagione. Pirlo getta acqua sul fuoco soprattutto quando lo si cerca di mettere in difficoltà con i confronti con Sarri. “Dopo un mese di Juve io non ho dubbi, certezze invece tante – ha detto il tecnico a Gazzetta dello Sport -.La più grande è che alleno la Juve, una squadra di campioni. Mi sono inserito bene, ora parlerà il campo. Io non sono qua per far vedere le diversità tra me e Sarri. Ognuno ha le sue idee, che possono essere anche simili in certe situazioni. Voglio vedere un calcio aggressivo, sono culture diverse ma l’obbiettivo deve essere lo stesso, vincere. Ascolto tutto, i complimenti fanno piacere ma nulla mi cambia. Ero così anche quando giocavo. Ai ragazzi dirò che inizia una stagione nuova, dobbiamo avere la voglia e la ferocia di raggiungere gli obiettivi prefissati. Gli farò capire che è finito un anno da campioni d’Italia e dobbiamo ricominciare da zero ma per raggiungere gli stessi risultati”.
Poi Pirlo si è concentrato sulle insidie dell’avversario. “Contro la Samp mi aspetto una partita difficile, Ranieri è un grande allenatore. Cercheranno degli spazi per poterci attaccare. Ci siamo preparati per poter limitare le loro ripartenze. Vorrei vedere quello che abbiamo preparato fin dall’inizio della preparazione: un atteggiamento propositivo e la ricerca della palla. Lo stiamo facendo bene, vedo negli ultimi giorni che qualcosa è entrato in testa, ci vorrà tempo ma deve scattare subito qualcosa”.
Alla fine un battuta anche sul calciomercato con l’attesa di un altro attaccante dopo Kulusevski. “Stiamo aspettando tutti il centravanti titolare, il mercato è lungo, siamo sereni e contenti, non abbiamo fretta anche se è importante avere l’attaccante. Suarez è difficile perché i tempi per avere il passaporto sono lunghi, è complicato che possa essere lui”.