Il 2025 della Fiorentina è stato un anno che resterà inciso nella memoria dei tifosi, ma per le ragioni sbagliate. Dodici mesi iniziati sotto il segno delle ambizioni, sull’onda di un sesto posto e del miglior bottino di punti dell’era Commisso, e conclusi invece in un vortice di sconfitte, paure e smarrimento. Un crollo tanto profondo da risultare quasi incomprensibile, persino per una società che nella sua storia ha conosciuto momenti difficili.
L’illusione di una possibile ripartenza è durata pochissimo. Il 5-1 contro l’Udinese aveva alimentato speranze fragili, anche perché maturato con l’uomo in più per gran parte della gara. La sconfitta di Parma ha riportato tutti alla realtà: la Fiorentina è scivolata di nuovo nel suo abisso, collezionando la decima caduta in campionato. I numeri raccontano un disastro storico: 23 sconfitte complessive nel 2025, mai così tante nella storia viola. Un record negativo che supera anche le stagioni più difficili del passato recente. Il fallimento è stato condiviso da più gestioni tecniche, ma le responsabilità maggiori ricadono sugli ultimi mesi, quando la squadra si è definitivamente sgretolata.
Al di là dei risultati, il problema è strutturale. La Fiorentina si presenta fragile in difesa, inconsistente a centrocampo e incompiuta in attacco. Il cambio in panchina non ha prodotto la scossa sperata: qualche segnale individuale – Fagioli, a tratti Gudmundsson – non è bastato a invertire una tendenza ormai radicata. Gli errori difensivi continuano a pesare, con 14 partite consecutive con almeno un gol subito. Ma il limite più grave è la mancanza di identità. La squadra appare senza anima, incapace di reagire. A differenza di avversari meno dotati tecnicamente ma più aggressivi e compatti, la Fiorentina sembra spesso rassegnata, già piegata all’idea della retrocessione.
Ora resta pochissimo tempo. Non si può rifondare tutto, ma serve cambiare molto. La sfida con la Cremonese può rappresentare l’ultimo appello per Vanoli, mentre il mercato e l’arrivo di Paratici sono le ultime carte prima del baratro. La salvezza, se arriverà, passerà da un’impresa. E le imprese nascono solo da chi ha ancora voglia di lottare, metterci la faccia e ribaltare un destino che, nel 2025, sembra essersi accanito come mai prima contro la Fiorentina.
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— ACF Fiorentina (@acffiorentina) December 30, 2025