Esordio senza sbavature per l’Algeria, che liquida il Sudan con un secco 3-0, imponendo ritmo, qualità e superiorità tecnica per tutti i 90 minuti. La formazione di Vladimir Petkovic indirizza il match praticamente al calcio d’inizio: bastano due minuti a Riyad Mahrez per firmare l’1-0 con un sinistro chirurgico dal centro dell’area.
Il copione è chiaro sin dalle prime battute: Algeria padrona del campo, Sudan costretto sulla difensiva e affidato a sporadici tentativi dalla distanza, mai realmente pericolosi. Al 39’ arriva l’episodio che spegne le residue speranze sudanesi: espulsione diretta per Alhassan, che lascia i suoi in inferiorità numerica. Le Volpi del deserto spingono fino all’intervallo e trovano anche il raddoppio, annullato però per irregolarità.
Nella ripresa il dominio algerino si traduce presto in numeri. Scoccata l’ora di gioco, Mahrez concede il bis personale, confermandosi uomo copertina del match. Il Sudan, in dieci, fatica a reggere l’urto e l’Algeria va più volte vicina al tris, colpendo anche un palo con Amoura.
Il sigillo definitivo arriva all’85’: Ibrahim Maza capitalizza l’assist di Bounedjah e firma il 3-0 che chiude i conti. Nel finale c’è spazio solo per altre occasioni algerine e per l’applauso del pubblico. Una vittoria netta, costruita su intensità e qualità, che certifica un debutto autoritario e manda un segnale chiaro alle avversarie.
