Alla vigilia della semifinale di Supercoppa a Riyad, l’atmosfera in casa Napoli è scandita da un mix di pragmatismo e ambizione. Antonio Conte ha voluto subito mettere ordine dopo l’altalena di risultati dell’ultimo periodo, sottolineando come l’equilibrio mentale sia la vera bussola per navigare una stagione compressa: “Durante l’anno ci sono sempre situazioni più positive e altre meno positive. Noi venivamo da 5 vittorie, poi ne abbiamo perse 2, ma è inevitabile che ci siano diversi momenti”. Per il tecnico, la chiave risiede nella stabilità emotiva, spiegando che l’importante è “continuare a lavorare con serietà, voglia, determinazione e l’entusiasmo giusto che è la cosa migliore per affrontare vittorie e sconfitte non dico nella stessa maniera, ma quasi”.
Il focus si sposta poi sulla gestione del gruppo, fondamentale quando si gioca ogni tre giorni e non si ha il tempo di godersi i successi o rimuginare sui passi falsi. Le notizie più attese riguardano le condizioni dei singoli, a partire da Lobotka, ormai pienamente recuperato: “Il problema che ha avuto non era serio, è rientrato dopo una settimana. Il suo era un problemino che è stato risolto e ora è pronto per giocare”. Una pedina essenziale, poiché, come ammesso dal mister, i centrocampisti di ruolo sono contati e non ci sono altre strade se non quella di valorizzare l’intera rosa.
Discorso diverso per Romelu Lukaku, per il quale vige la massima cautela. Sebbene il suo ritorno in gruppo sia fondamentale per carisma ed esperienza, il campo può attendere: “In questo momento non ha neanche qualche minuto nelle gambe. Dobbiamo avere la pazienza di aspettarlo. Bisognerà avere dei test fisici per capire quando potrà rientrare senza il minimo pericolo di doversi fermare”.
Infine, un pensiero alla vetrina internazionale e al fascino della sfida contro il Milan: “Questa gara vale un trofeo che è una spinta emotiva importante. Trovare tifosi del Napoli a Riyad è una bella sensazione; cerchiamo di essere attrattivi. Speriamo di prolungare il soggiorno fino a lunedì”.
