Moldova-Italia: le parole del Ct Gennaro Gattuso

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L’Italia batte la Moldova con due reti nel finale di Mancini ed Esposito. Il sesto successo di fila per gli azzurri, il quinto con Gattuso alla guida, serve a poco in quanto la Norvegia poco prima aveva superato l’Estonia mantenendo inalterate le distanze (3 punti) e aumentando la forbice per quel che concerne la differenza reti. Solo un successo con 9 reti di scarto permetterebbe all’Italia di scavalcare al primo posto gli scandinavi.
Domenica sera, a San Siro, sarà big match Italia-Norvegia, ma gli azzurri dovranno passare attraverso gli spareggi che si svolgeranno il 26 (semifinali) e il 31 marzo (finali).

Amareggiato, a fine gara, per i cori di contestazione dei tifosi italiani, il Commissario Tecnico, Gennaro Gattuso.
Questo il pensiero dell’allenatore calabrese ai microfoni di Rai Sport.
«Mi dispiace aver sentito dei cori come ‘andate a lavorare’. Penso sia una vergogna. Mi amareggia, non è il momento di dire ai giocatori quelle cose, bisogna stare uniti, la squadra sta combattendo in campo nonostante le difficoltà. Sentire 500 tifosi contestare i giocatori non lo accetto, ma andiamo avanti».
Poi Gattuso ha analizzato il match. «Loro non hanno mai tirato in porta, non esistono partite facili, sono molto soddisfatto, abbiamo fatto quel che dovevamo fare, dando minutaggio ad altri ragazzi. Il regolamento? Bisogna chiedere a chi fa i gironi e le regole. Nel 1994 c’erano due squadre africane, ora ce ne sono otto. Ma non è una polemica. Ai nostri tempi la miglior seconda andava diretta al Mondiale».