Il giorno dopo è ancora più bello. Già, perché l’Italia femminile del volley ha compiuto una grande impresa che viene inserita di diritto negli annali dello sport del nostro paese. Le ragazze di Julio Velasco hanno trionfato in Thailandia nella finale dei Mondiali. battendo la Turchia al termine di un confronto combattuto, deciso solo al tie-break.
La nazionale italiana non guadagnava il gradino più alto del podio della rassegna iridata dal lontano 2002, anno della sua prima volta. Ora, a distanza di quasi un quarto di secolo, è arrivato il secondo trofeo nella manifestazione, celebrando così un percorso di spessore di questa generazione. Già, perché nell’agosto 2024 questo gruppo aveva conquistato la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici, questa volta sì per la prima volta nella storia. E non è un caso che l’arrivo di Julio Velasco in panchina abbia sortito l’effetto sperato.
Parliamo di uno degli uomini di sport, per esperienza, capacità di gestire il gruppo, carisma e spessore umano, più influenti della storia e i risultati ottenuti non fanno altro che confermare tutto ciò. E poi ci sono loro, le ragazze capitanate da Anna Danesi, accolte da una folla festante a Malpensa per questo incredibile traguardo. Un gruppo composto da campionesse del calibro di Paola Egonu e Myriam Sylla, perni inossidabili di questa formazione, passando per l’infinità di Moki De Gennaro, a 38 anni ancora il libero più forte di tutte, e il talento di Alessia Orro al palleggio. Queste sono le colonne portanti, ma non vanno dimenticate tutte le altre, ognuna di loro capace di fornire un contributo essenziale per sollevare la coppa.