Nazionale, Gattuso: le parole del CT alla vigilia della sfida con Israele

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Alla vigilia della sfida contro Israele, Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa con la consueta franchezza, sottolineando le difficoltà dell’impegno e il momento particolare che si vive anche fuori dal campo. “Non sarà come con l’Estonia, sono due squadre strutturate diversamente. Israele ha qualità, giocatori capaci di colpire in transizione. Arrivano da sei vittorie e una sola sconfitta, contro la Norvegia, in una partita che non meritavano di perdere. È una squadra in salute e lo rispettiamo: non sarà un match facile”, ha dichiarato.

Il tecnico ha ribadito come la sua squadra debba concentrarsi sulla prestazione e sulle proprie certezze: “Intensità e coraggio nel voler fare la partita, giocando nella loro metà campo. Servirà grande attenzione nelle transizioni, lì si deciderà la gara”. Sul possibile utilizzo di due attaccanti Gattuso ha preferito non sbilanciarsi: “Domani vedremo”, ha tagliato corto, mantenendo riservate le sue scelte tattiche.

Non è mancato un pensiero sul contesto delicato che coinvolge Israele: “Mi dispiace averli trovati nel girone, perché è una squadra che può metterci in difficoltà, per il resto sappiamo tutti cosa sta succedendo. Fa male vedere persone e bambini che perdono la vita. Noi siamo qui per rispettare il nostro lavoro, ma c’è tanto dolore e tanto rispetto”.

Gattuso ha voluto elogiare anche i giocatori che hannl dato una mano dalla panchina contro l’Estonia: ”Dobbiamo fare i complimenti a Cambiaso, Raspadori, e a chi è entrato l’altro giorno. Hanno dato vivacità, energia fresca. Questo è un aspetto da non sottovalutare. Si possono cambiare il 45% dei calciatori, è un valore aggiunto. Abbiamo la fortuna di avere giocatori interessanti anche in panchina, può essere un valore aggiunto come a Bergamo“.

Parole che trasmettono la consapevolezza di un allenatore attento sia alla dimensione sportiva sia a quella umana. Gattuso chiede ai suoi giocatori umiltà e concentrazione, ma al tempo stesso non nasconde la sua sensibilità di fronte a un conflitto che travalica il calcio. Domani sul campo serviranno compattezza, ritmo e capacità di gestire i momenti chiave, ma dietro la partita rimane il peso di una realtà più grande, che rende questo incontro diverso da tutti gli altri.