Esordio migliore non poteva esserci anche perché, tralasciando le prestazioni, l’Italia è costretta a vincerle tutte in attesa del match di ritorno contro la Norvegia. Schiacciata l’Estonia con una manita di altissimo profilo. Il 5-0 finale mostra la volontà di giocare un calcio più offensivo e con un baricentro spostato in avanti. Lo dimostra non solo il risultato ma anche l’atteggiamento e l’undici titolare.
A decidere il match, nella ripresa, sono stati Bastoni, Raspadori, Kean e Retegui con una doppietta. Proprio l’ex Atalanta è partito titolare dopo l’infortunio di Scamacca. Di seguito le dichiarazioni del Commissario tecnico Gattuso in conferenza stampa.
“Noi sapevamo che qualcosa dovevamo lasciare. Qualche ripartenza c’è stata, qualche parità numerica in difesa l’abbiamo concessa. Ma sapevamo che dovevamo restare nella loro trequarti con costruzione a tre e i terzini che andavano sull’esterno o andavano dentro. L’avevamo preparata così, poi è chiaro che quando si alza il livello un po’ di equilibrio ci vuole. Stasera qualcosa dovevamo concedere, ora ci godiamo questa serata e da domani ci mettiamo a studiare Israele. Sono contento per la prestazione e per lo spirito, in futuro vediamo ma stasera dovevamo giocarla così. Oggi la difesa non ha giocato di reparto: stasera ci stava, in futuro sicuramente qualcosa dobbiamo rivedere. Io l’avevo detto: per tre giorni ho visto cose importanti, un ambiente positivo e giocatori che ci hanno dato dentro. Ero convinto che potevamo fare una buona partita come poi l’abbiamo fatta. Mi è piaciuto lo spirito e questo aspetto non può mancare a questa squadra. Nel primo tempo abbiamo calciato 17 volte senza segnare, ma i ragazzi sono stati bravi: non abbiamo perso la testa e abbiamo continuato a macinare gioco. I ragazzi davvero sono stati bravi. Mi sono emozionato all’inno, ma dopo non più. Sento sempre la voce di mia mamma quando mi chiamava dal balcone, mi emoziona sempre durante l’inno. La dedica è per mia moglie che mi sopporta dal 1997, sono 28 anni che stiamo insieme: so cosa le ho fatto passare in questi anni e la dedica va a lei, oltre che ai miei figli. Sono persone che mi fanno stare bene, li amo veramente. Israele è una squadra con qualità, di buon livello. Non hanno paura di palleggiarti in faccia, fanno costruzione dal basso e hanno esterni pericolosi. E’ una squadra di qualità, bisogna prepararla bene. Anche nell’era Spalletti quelle contro Israele non sono state partite facile e quella squadra ha cambiato poco. Bisogna rispettarla e giocare la gara nel modo migliore possibile”.