Coppa Italia: il day after di Milan-Bologna

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Il Bologna si è svegliato Campione questa mattina nel day after della conquista sotto il cielo di Roma della Coppa Italia contro il Milan. A distanza di 51 anni dall’ultimo trionfo, la squadra emiliana è tornata sul tetto del torneo grazie alla rete siglata da Ndoye, coronando così un percorso che da due anni a questa parte l’ha vista arrivare fino in Champions League e stabilizzarsi tra le grandi del nostro calcio. Si tratta del primo trofeo in carriera da allenatore per Vincenzo Italiano, che arrivava da due finali perse in Conference League e una proprio in Coppa Italia.

“Abbiamo fatto la storia dopo 51 anni – ha detto De Silvestri ai microfoni ufficiali del Club – È un’emozione unica: portare a Roma 30 mila bolognesi e raggiungere questo traguardo è davvero incredibile. Al Bologna c’è un ambiente meraviglioso, qui si sta bene. C’è un lavoro davvero importante dietro questo percorso, da parte di tutti, a partire dal Presidente, i dirigenti, la squadra, lo staff… Questa sera l’unico pensiero è continuare a festeggiare la vittoria, poi alla Champions ci pensiamo a partire da domani”. “Sono super orgoglioso, ce lo meritavamo – ha aggiunto Miranda – Dopo tanto tempo che non si conquistava un trofeo, siamo tutti molto orgogliosi. La finale spagnola è più sentita, però mi sono divertito molto, sono davvero contento qui”.

“Credo che sia stata un’emozione straordinaria e ha ragione l’allenatore, Vincenzo Italiano, quando dice che è qualcosa che crea comunità”. Queste le parole del cardinale Zuppi, nonché arcivescovo del capoluogo emiliano, che ha aggiunto: “Non ho visto la partita perché sennò mi coinvolgo troppo, poi devo andare allo stadio, non ci sono mai andato. Credo che l’emozione dei 30.000 bolognesi che stavano a Roma e di tutti quanti gli altri che stavano qui ha creato tanta comunità. Ed è forse anche una grande indicazione che solo facendo squadra si è insieme e si si vince insieme, solo insieme si vince”.