Per il ritorno del tennis americano Andrea Gaudenzi intravede un futuro tutt’altro che roseo. A poche settimane dall’inizio dei più importanti tornei statunitensi il presidente Atp non nasconde le difficoltà legate all’emergenza coronavirus. Negli Usa i numeri della pandemia sono tutt’ora allarmanti e niente è ancora stato deciso per rivedere gli atleti di scena sulla terra rossa.
Lo scoglio più arduo da superare è quello che vede la partecipazione di atleti internazionali ai maggiori tornei americani. E il protocollo Atp di 70 pagine potrebbe non fornire le adeguate garanzie. Le risposte dovranno arrivare a breve, considerando che tra poco più di un mese sono previsti tornei importanti come il Masters 1000 di Cincinnati e lo US Open.
“Come Atp – ha detto Gaudenzi a Sky Sport – abbiamo sviluppato un protocollo molto rigido di ben 70 pagine ma abbiamo difficoltà esponenzialmente più grandi rispetto agli altri mondi – ha spiegato Gaudenzi -. Noi siamo internazionali, con protagonisti che arrivano da ogni parte del mondo. A questi si lega la possibile quarantena che bloccherebbe un giocatore per 14 giorni in ingresso o uscita da un Paese. Se poi decidessimo di andare avanti con gli eventi non potremmo non procedere anche se si trovasse un positivo. Dovremmo isolarlo e andare avanti ma come fare? Proprio per questo motivo ribadisco che abbiamo mille difficoltà”.