La chiusura dell’anno solare rappresenta anche il momento dei bilanci e lo stesso vale per le squadre di Serie A, che tirano le somme del 2024 pronto a concludersi. Non si può dire che quello che si appresta a terminare non sia stato un anno di cambiamenti per la Juventus, che ha cambiato la propria guida tecnica e virato su un altro progetto sportivo. L’addio burrascoso di Massimiliano Allegri a due giornate dal termine della scorsa stagione ha segnato uno spartiacque del 2024 bianconero. Tuttavia, il tecnico toscano ha salutato con un’altra Coppa Italia messa in bacheca e una qualificazione alla Champions League centrata.
Fuori Allegri, dentro Motta
La scelta del suo successore è ricaduta su Thiago Motta, autore di un autentico miracolo sportivo sulla panchina del Bologna, che è tornato a calcare i palcoscenici europei più prestigiosi dopo decenni. L’allenatore italo-brasiliano, che già nella sua precedente esperienza allo Spezia aveva dimostrato le sue abilità da manager, ha convinto la società piemontese a puntare su di lui, costruendogli attorno una rosa a sua immagine a somiglianza. In estate via Szczęsny, Alex Sandro, Rabiot, Chiesa e Kean, che tanto hanno dato alla maglia della Vecchia Signora e parte la rivoluzione. Ecco arrivare Di Gregorio, Cabal, Kalulu, Douglas Luiz, Thuram, Koopmeiners, Conceicao e Nico Gonzalez. Una vera e propria rivoluzione.
E la mano di Motta si è vista sin dalle battute iniziali, come dimostrano gli inserimento nell’undici titolare di Savona e Mbangula, buttati nella mischia con coscienza. I risultati danno ragione al nuovo mister, poi qualcosa si inceppa e i tre punti diventano quasi un tabù per Vlahovic e compagni. Pur mantenendo l’imbattibilità – unica squadra ancora senza sconfitte fino a oggi – la Juventus inanella un pareggio dietro l’altro e vede scappare in cima alla classifica le dirette concorrenti. Nell’ultimo turno ha conquistato di nuovo il successo, passando in casa del Monza, ma serve maggiore continuità per tornare a competere per il titolo.