Un classico battibecco social, uno scontro accesso su Twitter. Protagonisti della vicenda Boris Becker e Nick Kyrgios. L’ex campione tedesco, in occasione del suo ritiro avvenuto nel giugno 1999, ha accusato pubblicamente Kyrgios definendolo uno spione.
La vicenda nasce dall’atteggiamento di Sascha Zverev che ha infranto l’isolamento che lui stesso si era imposto. Un modo di fare che non è sfuggito a Kyrgios che ha prontamente critica il collega tramite social network.
In difesa del connazionale è, quindi, sceso in campo Becker:” “Noi tutti stiamo attraversando una pandemia chiamata COVID-19! È terribile e ha ucciso molte persone… dovremmo proteggere le nostre famiglie e i nostri cari e seguire le linee guida, ma comunque non mi piacciono gli spioni“. Naturalmente è arrivata la pronta risposta del tennista australiano:” “Spioni? Per aver ritenuto qualcuno responsabile di qualcosa? Strano modo di pensarla, campione. Quando la mia famiglia e le famiglie di tutto il mondo hanno rispettosamente fatto la cosa giusta. È una pandemia e se qualcuno è così idiota da fare ciò che ha fatto, io lo faccio notare. Semplice“.
Insomma un “teatrino” social di cui avremmo fatto volutamente a meno.