È andata in scena ieri sera al Dall’Ara il match tra Italia e Turchia, una partita amichevole che però aveva una certa importanza sia per il prestigio delle due squadre, ma anche perché ha rappresentato per entrambe un’importante tappa di avvicinamento all’Europeo, che andrà in scena tra pochi giorni in Germania.
Il ct Spalletti ha testato quello che sembra ormai il modulo definitivo degli Azzurri, il 4-2-3-1, schierando dall’inizio Retegui con alle spalle Pellegrini, Orsolini e Chiesa. Le chiavi della mediana sono state affidate a Cristante e Jorginho. In difesa Dimarco, Mancini, Bastoni e Di Lorenzo, che hanno fornito protezione a Vicario in porta. Il match è stato scarso di emozioni, con gli Azzurri poco concreti sotto porta e lenti nel costruire la manovra. Retegui, che di solito si esalta con la Nazionale, è stato ben contenuto dalla difesa turca. Nel secondo tempo, Spalletti ha cercato di mischiare le carte, inserendo Zaccagni e Cambiaso sulle fasce al posto di Chiesa e Orsolini. Minuti anche per Riccardo Calafiori, al suo esordio in Nazionale, accolto calorosamente dal pubblico bolognese. Ha ritrovato il campo anche Nicolò Fagioli, che dopo aver giocato le ultime partite di campionato, è stato chiamato in causa anche in Nazionale. Il ct ha ricevuto diverse critiche per la convocazione del centrocampista bianconero, di ritorno da una pesante squalifica per calcioscommesse, ma nonostante tutto ha sempre ribadito la grande stima e fiducia nei confronti del ragazzo, considerato una pedina importante del centrocampo azzurro, grazie alla sua qualità.
La Turchia è apparsa ben organizzata in tutti i reparti del campo, concedendo poco agli Azzurri e mettendo grande pressione alla retroguardia italiana. Da segnalare l’infortunio del difensore Kabak, uscito in barella. Nella squadra, allenata da Montella, ci sono diverse conoscenze del calcio italiano, tra cui Calhanoglu (Inter), Yldiz (Juventus), Celik (Roma) e Mert Muldur, ex Sassuolo ora in forza al Fenerbache.