“La circolare che regola la quarantena per le squadre professionistiche così come da indicazioni del CTS, è un ulteriore passo avanti per il completamento della stagione sportiva. Ringrazio il ministro Speranza e tutto il Governo, auspicando adesso con grande senso di responsabilità, a partire dai tifosi che alimentano ogni giorno la passione per il calcio, che si adottino comportamenti che non vanifichino gli sforzi fatti”.
Questo il pensiero del presidente della Figc, Gabriele Gravina, subito dopo esser venuto a conoscenza della circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, che, di fatto, ha dato il via libera alla cosiddetta “quarantena soft” per le squadre di calcio professionistiche.
Come annunciato in precedenza, il Ministro dello Sport, Spadafora, ha mantenuto la promessa, superando il problema legato al testo della Figc, approvato dal Cts, in contrasto con il dl emanato lo scorso 16 maggio e attualmente in vigore.
Questo uno stralcio del testo che interessa le squadre di serie A.
“Per quanto riguarda l’attività agonistica di squadra professionista, nel caso in cui risulti positivo un giocatore ne dispone l’isolamento ed applica la quarantena dei componenti del gruppo squadra e l’esecuzione del test (validato quello rapido), con oneri a carico delle società sportive il giorno della gara programmata, successiva all’accertamento del caso di positività. In modo da ottenere i risultati dell’ultimo tampone entro 4 ore e consentire l’accesso allo stadio e la disputa della gara solo ai soggetti risultati negativi. Al termine della gara, i componenti del “gruppo squadra” devono riprendere il periodo di quarantena fino al termine previsto, sotto sorveglianza attiva quotidiana da parte dell’operatore di sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente, fermi gli obblighi sanciti dalla circolare dalla direzione generale del 29 maggio 2020”.