Eterno rosso. Dopo un lunghissimo periodo d’attesa il risveglio italiano è stato nel segno della Ferrari che, all’alba, ha vinto dall’altra parte del mondo il Gran Premio d’Australia. Una prova di forza assoluta che si era già fatta intravedere durante le sessioni di prove libere e qualifiche. Poi c’è stato anche quel pizzico di fortuna che non guasta con il ritiro di Max Verstappen a causa di problemi tecnici alla sua monoposto. Per il tre volte campione del mondo si interrompe una striscia lunghissima di ben 43 gare consecutive portate a conclusione regolarmente. Ma la vittoria di Sainz in Australia assume un sapore diverso per molteplici motivi.
In primo luogo, dopo tante stagioni interlocutorie, la Ferrari sembra davvero competitiva fin da subito. Naturalmente la Red Bull appare ancora la favorita ma questi segnali possono portare ad una lotta ad armi quasi pari. Allo stesso tempo va celebrato il successo di un pilota che merita di avere chance importanti. Carlos Sainz ha trionfato dopo l’operazione all’appendice che gli aveva fatto saltare il secondo gran premio stagionale. Un messaggio lanciato un po’ a tutti, anche alla Ferrari che il prossimo anno lo sostituirà con Hamilton, ritiratosi in Australia.
Poi ci sono anche i segnali in ottica classifica. Max Verstappen non va a punti e così facendo permette a Leclerc di avvicinarsi sensibilmente alla vetta. Allo stesso tempo la doppietta Ferrari permette al Cavallino di recuperare tanti punti alla Red Bull in ottica mondiale costruttori. E’ vero siamo solo all’inizio della stagione, ma un segnale del genere è importante per non rendere vana la corsa al titolo già alle prime battute. Adesso una settimana di stop durante il weekend di Pasqua, per poi tornare in pista con il weekend in Giappone.