Stati d’animo contrastanti tra i protagonisti della finalissima di Coppa Italia che il Napoli ha portato a casa grazie alla vittoria nella lotteria dei calci di rigore contro i rivali della Juventus. Le emozioni della gara rivissute e la soddisfazione di aver alzato il sesto trofeo nazionale raccontate da Meter, Mertens, De Laurentis e Gattuso. Per i bianconeri ai microfoni si è presentato Cuadrado e successivamente il tecnico Sarri.
Meret: “Emozione grande alla fine di un grande percorso, abbiamo saputo soffrire, ma è una coppa meritata perché abbiamo dato tutto e sono orgoglioso di far parte di questo gruppo. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, ai miei compagni e a tutti i tifosi napoletaniBuffon? E’ ancora il numero uno, un’emozione giocare contro di lui”.
De Laurentis: “Era nell’aria questa vittoria. Da quando è arrivato Gattuso tutti si sono compattati portando avanti l’idea di Napoli. Abbiamo battuto ancora una volta la Juventus in coppa, speriamo di riuscire presto a farlo anche nella lotta scudetto. Bello il gesto finale con la consegna delle medaglie insieme al presidente Andrea Agnelli, lo avevamo deciso prima della gara”.
Gattuso: “Il calcio mi ha dato molto più di quello che ho dato io, mi ha fatto uomo e non posso mollare anche dopo quello che è successo – si riferisce alla recente morte della sorella ndr -. Dico sempre ai miei calciatori di dover rispettare questo mestiere perché siamo fortunati. Abbiamo le ultime dodici partite in cui dovremmo dare tutto, ci sarà spazio per tutti per cercare di andare avanti il più possibile e centrare il piazzamento nella prossima Champions. C’è un Dio del calcio che ti premia quando lavori bene”.
Mertens: “Abbiamo dato tutto e fatto qualcosa di speciale. Abbiamo già vinto durante la quarantena perché siamo rimasti tutti insieme a lavorare ed è stato un momento difficile. Devo dire grazie a Gattuso e al suo splendido staff, rispetto a quando c’era Ancelotti facciamo più palleggio e giochiamo con un 4-3-3 più adatto a noi. Il rinnovo? Sono contento, la città mi ha convinto a rimanere”.
Cuadrado: “Siamo usciti con la voglia di vincere ma il Napoli si è difeso bene ed era difficile trovare spazi. Abbiamo provato a muovere la palla velocemente, ma c’è da migliorare per arrivare di più al tiro come chiede mister Sarri. Dobbiamo guardare avanti pensando al campionato e alla Champions. C’è amarezza, ci tenevamo ma siamo una grande squadra e dobbiamo trovare la stessa convinzione che avevamo prima di questa lunga pausa”.
Sarri: “C’eravamo sia a livello di concentrazione che di determinazione, i miei giocatori sono abituati a risolvere le cose da soli, ma un periodo meno brillante non ci sono riusciti. Non è bello perdere una finale ai rigori, mi dispiace per la società e i ragazzi. Spero di trasformare in rabbia e fame questa delusione”.