Con la vittoria dell’Atalanta, in rimonta, nei confronti della Salernitana, sempre più ultima della classe, si è conclusa la sedicesima giornata nel campionato di Serie A che ha visto l’allungo dell’Inter sulla Juventus, dopo il successo dei nerazzurri all’Olimpico contro la Lazio e il pari della squadra di Allegri, a Marasssi, contro il Genoa. Unica squadra, quella bianconera, a subire uno stop fra le prime sette della classifica, tutt vittoriose.
Promossi. E chi è la più bella del reame in questo momento. Di sicuro l’Inter di SImone Inzaghi che sta viaggiando, di fatto, sui numeri del Napoli dello scorso anno se consideriamo che su 16 partite ne ha vinte ben 16, realizzando 39 gol e subendone appena 7.
Ma come non soffermarsi sulla favola del Bologna. La squadra felsinea è orgogliosamente da sola al quarto posto, dopo aver superato, nello scontro diretto, la Roma con un perentorio 2 a 0. Un successo che lancia la squadra di un brillante Thiago Motta verso un girone di ritorno che si preannuncia entusiasmante.
Bocciati. La palma della maggiori delusioni di questa Serie A è rappresentata dalla Lazio di Maurizio Sarri che occupa un anonimo undicesimo punto in graduatoria, con un solo punto di vantaggio sul Lecce. E se la sconfitta con l’Inter può essere classificata fra quelle che «ci possono stare», il cammino, nel suo complesso, in campionato, non può essere accettabile, in ragione delle sette battute d’arresto sul sedici partite e dei diciotto gol subiti a fronte dei sedici realizzati.
In coda, terzo ko di fila per la Salernitana che sembra sprofondare verso il baratro, anche dopo le dichiarazioni del patron Iervolino la scorsa settimana. Più che un mercato di riparazione ormai alle porte che deve portare nuova linfa, in casa granata serve un’opera di aggregazione di un ambiente scollato in tutte le sue componenti.