Non è stata una stagione da ricordare quella del ritorno in serie A del Brescia. Un’annata costellata da sconfitte, esoneri e richiami in panchina (in perfetto stile Cellino) e delusioni.
Al momento della sospensione del campionato il Brescia si trovava in coda alla classifica e lontano ben nove lunghezza dalla salvezza. In pratica, speranza di permanenza in serie A praticamente ridotte al lumicino. E i numeri delle Rondinelle parlano chiaro. Solo 4 vittorie (tre in trasferta, a Cagliari, a Udine e a Ferrara e in casa con il Lecce) in 26 incontri, 4 pari e ben 22 sconfitte.
Dopo il confortante inizio con il blitz in terra sarda con il Cagliati e il successo alla quarta gioranta a Udine, il Brescia ha collezionato un punto in sei partite e la società lombarda ha esonerato Eugenio Corini. Ma il nuovo allenatore, Fabio Grosso, ha avuto vita breve. Il tempo di inanellare tre ko di fila (Torino Roma e Atalanta) subendo 10 reti senza realizzarne alcuna ed è stato richiamato Corini. Subito due vittorie consecutive (Spal in trasferta e Lecce in casa) ma poi ancora delusioni e un secondo esonero a inizio febbraio con la squadra che è stata affidata a Diego Lopez.
Le notizie degli ultimi giorni parlano del divorzio, con tanto di benservito a Balotelli (vera delusione della stagione), e di una ripresa che vedrà Tonali e compagni impegnati in trasferta a Firenze. Nelle partite restanti servirebbe un’autentica inversione di rotta per evitare il ritorno in serie B che ormai sembra veramente ad un passo.