Il Lecce ha riassaporato il gusto della Serie A dopo 7 anni di assenza grazie alla doppia promozione griffata Fabio Liverani. Il tecnico romano nel giro di due anni ha riportato i salentini ai vertici del calcio italiano, con l’intenzione di confermare anche in massima serie quanto di buono ha fatto in precedenza. Il blocco capace di conquistare la promozione viene mantenuto, con qualche innesto in ogni zona del campo per avere maggiori chance di giocarsela con le dirette concorrenti. In porta arriva Gabriel, che ha finalmente l’occasione di mettersi in luce in A dopo tante stagioni in cadetteria, la difesa è puntellata dagli arrivi di Rossettini, Rispoli, Dell’Orco e Meccariello, mentre centrocampo e attacco sono rinforzati da profili di alto calibro, come Imbula, Babacar, Farias e Lapadula.
L’inizio di stagione non è semplice e la squadra pugliese paga il salto di categoria, ma le prime vittorie comunque non tardano ad arrivare, anche se pare una maledizione colpisca il Via del Mare. Il Lecce conquista il bottino pieno a Torino, Ferrara e Firenze, ma per vedere il primo successo casalingo bisogna attendere il 2 febbraio con il 4 a 0 rifilato ai granata di Mazzarri. La giornata successiva c’è il Napoli al San Paolo e un Lapadula in serata di grazia regala tre punti che sanno d’impresa ai suoi, che trovano il terzo en-plein consecutivo contro la Spal pochi giorni più tardi. Nelle ultime due uscite però il Lecce cala di rendimento e incassa due pesanti sconfitte, che lo trascinano al terzultimo posto in classifica, a pari merito con il Genoa.
Nella fase di campionato pre pandemia Liverani ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per portare una squadra di provincia alla salvezza, ma il tanto agognato obiettivo dovrà essere sudato fino allo scoccare del 90° dell’ultimo turno. Il Lecce è artefice del proprio destino e riprenderà il suo cammino lunedì alle 19.30 in casa contro il Milan di Pioli, che con molta probabilità non avrà a disposizione Ibrahimovic.