Si è conclusa la decima giornata nel campionato di Serie A con il successo, in extremis, della Lazio sulla Fiorentina. Turno che ha visto i successi di Inter e Juventus, con quest’ultima che ha superato il Milan al secondo posto, dopo il pari fra i rossoneri e il Napoli al «Maradona».
In coda si registra la prima vittoria stagionale del Cagliari che lascia l’ultimo posto in graduatoria alla Salernitana.
Partiamo dalle note liete, i promossi.
IMMOBILE. E cominciamo dalla fine. Dall’ultimo minuto della decima giornata. All’Olimpico in Lazio-Fiorentina viene assegnato un penalty ai padroni di casa. Dal dischetto ci va il capitano. Entrato in campo al 33′ della ripresa per sostituire Castellanos, Ciro Immobile non esita un solo secondo a prendersi il pallone e presentarsi dagli undici metri per spiazzare Terracciano, tornare al gol e regalare i tre punti alla Lazio. Per i biancocelesti si tratta della terza vittoria consecutiva, la quarta nelle ultime cinque gare.
CAGLIARI. La prima vittoria non si scorda mai. Ma questa volta non si tratta di una frase fatta. È proprio così. Il Cagliari si trovava sotto di tre reti, nel lunch match contro il Frosinone, sino al minuto 70. Dopodiché è successo l’imponderabile. I neoentrati Oristanio e Pavoletti hanno suonato la carica, riuscendo a capovolgere una partita che sembrava ormai persa. La doppietta di Pavoletti, l’ultimo gol al 96′, e le reti di Oristanio e Makoumbou hanno riscritto la storia di Cagliari-Frosinone da 0-3 a 4-3. Chapeau al Cagliari e al suo condottiero, Claudio Ranieri.
INTER. La formazione nerazzurra ha ripreso a correre con una certa regolarità. Dieci punti nelle ultime quattro partite, che sono arrivati dopo il ko interno, inatteso, con il Sassuolo, a cui vanno aggiunte le vittorie nella fase a gironi di Champions, con Benfica e Salisburgo che hanno permesso all’undici di mister Simone Inzaghi di ipotecare il passaggio alla fase successiva.
I bocciati
MILENKOVIC. La Fiorentina stava portando a casa un punto anche meritato contro la Lazio, dopo un buon primo tempo e una ripresa in cui, in parte, i viola hanno subito il ritorno della squadra biancoceleste, quando Milenkovic ci ha messo… il braccio. Un intervento scomposto, con un braccio largo, che andava, forse, più verso l’avversario che sulla palla, ha indotto il direttore di gara a decretare il calcio di rigore che, poi, ha deciso il match in favore della Lazio.
SALERNITANA. Ultima in classifica con solo quattro punti in dieci partite disputate, sei gol fatti e venti subiti e un cambio in panchina già dopo otto partite. Una stagione, quella della Salernitana, nata sotto altri auspici che sta diventando un calvario. Il nuovo allenatore, Pippo Inzaghi, ha conquistato un punto (pari interno con il Cagliari) in due partite e la squadra non sembra ancora aver invertito la rotta. Sullo sfondo c’è il derby con i campioni d’Italia del Napoli, mentre i tifosi e l’ambiente comincia a non credere più in questa squadra. Sulla graticola, dopo mister Paulo Sousa, adesso è finito il diesse Morgan De Sanctis, ma probabilmente la lista di errori è molto più lunga di quanto si possa pensare.