Si chiude la seconda giornata di Serie A. Un turno che ha regalato sorprese, grandi giocate e tonfi inaspettati. Il massimo campionato italiano si sta confermando competitivo e molto affascinante come poche volte negli ultimi anni. Si prospetta un’annata con una lotta accesa sia in vetta che per non retrocedere. Come di consueto, torna la rubrica sui promossi e bocciati dopo 180 minuti mandati già in archivio.
Partiamo dalle note liete che provengono da Inter, Milan e Napoli. I campioni d’Italia regalano una grande festa ai propri tifosi liquidando la pratica Sassuolo con un Osimhen in stato di grazia, un Di Lorenzo sontuoso ed uno sfortunato Raspadori che sbaglia un rigore e colpisce un palo. Le milanesi non mollano con due prestazioni di alto profilo. II rossoneri dimostrano di aver recepito alla perfezione il nuovo 433 di mister Pioli con Pulisic sugli scudi e Giroud cinico come pochi. Risponde l’Inter corsara a Cagliari e che mantiene la porta inviolata dopo due partite.
Chi viene rimandato dopo la seconda giornata sono Juventus, Fiorentina e Atalanta. I bianconeri, dopo la super prestazione di Udine, steccano in casa con il Bologna cogliendo un 1-1 tra le mille polemiche per il mancato rigore concesso agli emiliani. Tralasciando questo aspetto, la squadra ha mostrato i limiti delle ultime annate. Anche la Fiorentina spreca tantissimo, il doppio vantaggio contro il Lecce e non dà una svolta dopo la sconfitta in Conference League. Serve maggiore attenzione alla squadra di Italiano. Crolla, a sorpresa, l’Atalanta sul campo di un Frosinone coraggioso e mai domo. I ciociari vogliono lottare per la salvezza senza essere considerati già retrocessi.
Tra le bocciate ci sono le romane su tutti. La Roma subisce ancora una volta due goal e non riesce a prendere punti a Verona. Arrivato Lukaku l’attenzione si è concentrato su questo colpo mediatico, ma rimangono i problemi della squadra di Mourinho troppo fragile in difesa. Ancora peggio la Lazio a zero punti dopo due partite e sconfitta anche in casa contro il Genoa. Tanto lavoro da fare sulle rive del Tevere per entrambe le sponde.