Mentre il calciomercato impazza a livello mondiale tra la ricca Premier League ed il nuovo fronte arabo, sono giorni caldissimi anche in Italia e non solo per le trattative di acquisti e cessioni. Il gong del 20 giugno era tanto atteso per i campionanti di Serie B e Serie C. Una deadline che, ogni anno, mette paura e brividi lungo lo stivale perché coincide con il termine ultimo oltre il quale non si può presentare domanda di iscrizione al campionato d’appartenenza. Non una semplice pratica burocratica perché ballano anche tanti soldi dalla tassa d’iscrizione, alla fidejussione passando per il saldo dii tutti gli stipendi annuali.
Alla luce di tutto questo, anche questa estate sarà bollente con tantissimi casi spinosi. Partendo dal campionato cadetto, gli occhi erano puntati soprattutto su Reggina e Brescia. Due casi che si intrecciano tra di loro per molteplici motivi. Partendo dalle rive dello Stretto, la situazione della società amaranto è nota da tempo a causa dell’elevato monte debiti accresciuto sotto la presidenza Gallo. Un anno fa ci fu il passaggio di consegne al nuovo numero uno Saladini che ha provato a far quadrare i conti riuscendo a spingere la Reggina anche ai playoff sul campo. La domanda è stata presentata in extremis ma adesso c’è lo scoglio dei controlli Covisoc da superare. A far paura non sono né i debiti, né la fidejussione bensì la regolarità del pagamento di tutti gli stipendi con annessi contributi.
Nel frattempo la notizia dell’ultima ora riguarda le dimissioni dell’intero CDA calabrese. Una mossa attesa perché è vicina la cessione del club e la trattativa va avanti per dare una nuova proprietà al club amaranto. Il caso Reggina interessa da vicino il Brescia che spera di poter essere riammesso al campionato di Serie B dopo la retrocessione sul campo. Per le rondinelle, però, si potrebbe aprire un’altra possibilità. Chi, al momento, potrebbe subire la beffa peggiore è il Lecco. La società lombarda, fresca vincitrice dei playoff di Serie C, ha avuto pochissimi giorni per completare tutta la domanda d’iiscrizione.
Le difficoltà sono relative all’impianto di gioco considerando le carenze di quello casalingo. Uno scoglio abbastanza importante da superare che rischia non solo di cancellare l’ammissione in Serie B ma, nel caso limite, di far ripartire il Lecco dal dilettantismo considerando che non ha presentato domanda per la C. Potrebbe diventare un vero e proprio dramma sportivo per la società e tutta la comunità che dalla festa è passata al buio totale. Per quanto riguarda la terza serie, invece, la Lega ha comunicato la presentazione di 59 domande su 60. Non ci sarà, come ben noto, il Pordenone ma anche altre società come il Siena rischiano di non superare l’esame della Covisoc. Pronta al suo esordio, allora, la seconda squadra dell’Atalanta.