Aspettando Istanbul, l’Inter si gode il suo 2° titolo stagionale. Ieri sera i nerazzurri hanno infatti messo in bacheca la 9ª Coppa Italia della loro storia, la 2ª consecutiva. Una riprova dell’estrema confidenza tra Simone Inzaghi e le competizioni a eliminazione diretta, considerato anche il successo centrato solo pochi mesi fa in Supercoppa, la 4ª nella sua carriera da allenatore. Numeri che confermano l’ottimo lavoro svolto dal tecnico in queste 2 stagioni nerazzurre, nonostante le prestazioni altalenanti in campionato.
I festeggiamenti in casa Inter
Al triplice fischio della partita di ieri il presidente Steven Zhang ha subito fugato ogni dubbio: “Quando un allenatore ti porta in finale di Champions non puoi che essere orgoglioso, siamo felici di continuare con lui“. Concetto confermato anche Marotta, “Non ci sono le motivi per non confermare Inzaghi“, ha sottolineato il ds nerazzurro. Lo stesso allenatore ha detto di non essersi mai sentito in discussione, ponendo poi l’attenzione sulla finale di Champions del 10 giugno: “Dobbiamo recuperare la condizione, faremo 20 partite in 2 mesi, è come se fossimo in missione“. Infatti, per la gara di sabato con l’Atalanta, Inzaghi potrebbe attuare un discreto turnover: mandando in campo la coppia Lukaku-Correa e lanciando tra gli altri Gosens, Asllani e Bellanova.
Il rammarico di Italiano
“Usciamo a testa alta ma è un peccato. Avremmo potuto vincere ma non dobbiamo mollare, capiamo i nostri errori e correggiamoli. Abbiamo bisogno di fiducia per la finale di Conference League“. Così l’allenatore della Viola ha espresso tutto il suo dispiacere dopo la rimonta subita ieri sera all’Olimpico. “Abbiamo giocato alla pari di una squadra strepitosa, facendo di tutto per pareggiare e siamo anche riusciti a metterli in difficoltà” ha ribadito. Nonostante la mancata vittoria, la Fiorentina potrà dunque ripartire ancor più consapevole della sua forza e pronta a giocarsi il tutto per tutto nella finale del 7 giugno contro il West Ham.