Con la ripresa degli allenamenti collettivi, ripartono anche i confronti tra i componenti di rosa e staff e le figure dirigenziali dei club, perchè in questi mesi sono emerse nuove questioni che vanno risolte. In casa Lazio ha parlato il difensore Francesco Acerbi: “Il passaggio dagli allenamenti individuali a quelli collettivi è stato preso bene. Sarebbe stato impossibile poter giocare con l’intera squadra in quarantena in caso di un elemento positivo riscontrato nella rosa attraverso gli esami. Si vuole ricominciare, questo è positivo”.
La colonna portante della retroguardia biancoceleste ha poi risposto alle domande relative al taglio degli stipendi: “Nei giorni scorsi è andato in scena un semplice colloquio con il presidente dopo due mesi e mezzo che non ci vedevamo. Lotito ha salutato la squadra, è stata una chiacchierata in famiglia. Sono stati toccati tutti gli argomenti, dagli obiettivi stagionali agli stipendi, è stata una conversazione tra persone mature. Ho letto alcune notizie false, questo mi ha dato molto fastidio: le cose dello spogliatoio devono rimanere nello spogliatoio”.
Intanto il patron della Lazio ha già pronto il nuovo contratto da far firmare a Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino prolungherà il proprio rapporto con la società di altri due anni, quindi fino al 2023 e vedrà un notevole incremento dell’ingaggio, arrivando a guadagnare 2,5 milioni di euro a stagione. Per un allenatore che ha riportato la Lazio ai vertici del calcio italiano il rinnovo è meritato; in più gli mancano solamente 12 gare per eguagliare il record di presenze sulla panchina laziale attualmente detenuto da Dino Zoff.