Due su due. La Juventus si porta a casa entrambi i derby d’Italia di Serie A con una grande gara di sacrificio, forza e mentalità a San Siro. L’Inter subisce una dura battuta d’arresto in una gara che la vede molto lontana dagli standard delle gare più importanti della stagione. I ragazzi di Inzaghi controllano il possesso palla ma creano davvero poco. I bianconeri, al contrario, giocano una gara perfetta in difesa con un Gatti che si conferma dopo l’Europa League. Tanto nervosismo, però, per la rete decisiva con un caso sospetto di fallo di mano. Kostic trova il diagonale vincente mentre, nelle ripresa, la Juventus spreca diverse occasioni per chiudere il match. Da segnalare un altro infortunio per Chiesa che accusa ancora dolore al ginocchio destro, non quello operato, mentre nel finale vengono espulsi Paredes e D’Ambrosio.
Primo tempo: l’Inter inizia il suo giro palla fin dai primi minuti. Atteggiamento d’attesa per la Juventus come di consueto in gran parte dei suoi match stagionali. Al 3′ arriva il primo tiro del match: botta di Barella dalla distanza ma respinge Szczesny. Dopo questo primo brivido, però, la Juventus alza il baricentro costringendo i nerazzurri ad un palleggio sterile con pochi spazi da sfruttare. Al 18′, per, l’Inter va vicina al vantaggio: bellissimo dai e vai tra Barella e Lukaku che porta al tiro il centrocampista in piena area di rigore ma il tentativo è centrale. Passano pochi minuti e dal goal sbagliato al goal subito: lancio lungo dei bianconeri che pesca la coppia Vlahovic – Rabiot. Il centrocampista francese apre su Kostic che mette nel mirino l’angolino e pesca il sinistro vincente. Festeggiano i bianconeri ma il VAR ferma tutto per un controllo su un possibile fallo di mano. Dopo qualche minuto d’attesa, la rete viene convalidata. L’Inter subisce il contraccolpo e al 29′ rischia di capitolare: uno scatenato Kostic mette in mezzo e Soulè colpisce male con il sinistro. La gara si innervosisce molto e, alla mezz’ora, arrivano due gialli uno per parte. Sul taccuino terminano sia Barella che Gatti. La gara scivola fino ai cinque minuti di recupero ma non si registrano altre emozioni.
Secondo tempo: si riparte senza novità tra i ventidue in campo. L’Inter si tuffa in avanti alla ricerca del pareggio. Al 49′ Dimarco mette forte in mezzo ma Brozovic manda alle stelle. Al 57′ occasione per i nerazzurri con Calhanoglu che, sul più bello, si allunga il pallone e Locatelli chiude ottimamente. Due minuti dopo contropiede bianconero con Vlahovic che calcia dal limite ed Onana para. Nell’occasione l’attaccante non serve Fagioli tutto libero. Poco dopo nuova offensiva juventina con il tiro di Locatelli che esce di poco. Mister Inzaghi prova a cambiare la sua squadra con una doppia sostituzione: Mikhitaryan e D’Ambrosio al posto di Dimarco e Barella. Allegri risponde con Chiesa al posto di Soulè. Al 71′ fallo di Rabiot che viene ammonito. Un giallo pesante che gli varrà la squalifica in vista della prossima gara. Al 72′ Calhanoglu prova il tiro su punizione ma Szczesny para centralmente. Sul fronte opposto si scatena Chiesa con un coast to coast ma il destro termina sul fondo. Al 75′ entra Cuadrado per De Sciglio. Quattro minuti dopo la Juventus manca il raddoppio: Vlahovic lancia Chiesa che mette in mezzo per il tap in di Locatelli ma Onana sfiora quel tanto per allungare il pallone. Inzaghi tenta il tutto per tutto ed inserisce anche Correa e Dzeko mentre nella Juventus Paredes rivela uno sfortunato Chiesa che accusa un problema al ginocchio. All’86’ ci prova Mkhitaryan con il tiro al volo, troppo alto. Poco dopo giallo anche per Danilo per proteste. Vengono concessi cinque minuti di recupero ma l’Inter non riesce a creare palle goal. Solo tanto nervosismo che si tramuta in gialli per Paredes e D’Ambrosio. Al triplice fischio, però, entrambi vengono espulsi per un parapiglia.