Come tutti gli altri sport, anche il rugby è in attesa di capire come e quando potranno riprendere le varie competizioni. La questione in ballo più rilevante è quella relativa al Sei Nazioni, il torneo internazionale più prestigioso, sospeso a marzo a causa dell’emergenza coronavirus. L’edizione 2020 è stata interrotta prima che venissero decretati vincitori e sconfitti, con la corsa al titolo mondiale ancora tutta da scrivere.
Le gare da recuperare sono quattro (due per Italia e Irlanda, una per le altre selezioni nazionali) e la proposta era di disputarle a fine ottobre, prima dell’inizio dei test match. Questi ultimi però sono in forte dubbio, perchè la federazione stilerà un nuovo calendario ufficioso non prima di fine luglio. Ciò compromette anche lo svolgimento in estate della Rugby Championship, che presumibilmente subirà un rinvio.
Quindi per sopperire a un eventuale annullamento del Sei Nazioni, l’ipotesi innovativa prevederebbe una nuova formula per la prossima edizione: partite con andata e ritorno. Le prime cinque gare si giocherebbero tra ottobre e novembre, mentre le rimanenti cinque tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, come da tradizione. Si tratterebbe di una modifica al regolamento non indifferente e per questo motivo la proposta dovrà essere ispezionata con molta attenzione, con un occhio vigile all’evolversi dell’emergenza nei vari paesi.