Metà stagione horror, con tanti interrogativi e dubbi sul futuro. Il Verona si trova ad affrontare un campionato dei record in versione negativa. La squadra ha perso, in sede di mercato estivo, tutta la qualità offensiva senza alcun tipo di rinforzo di “peso”. Da lì è nata una stagione davvero difficile anche da analizzare sia in termini numeri che di scelte. Tra cambi in panchina e un rosa fatta di tante scommesse e poche certezze, l’Hellas si avvia verso il ritorno in Serie B a meno di un clamoroso miracolo. Aritmeticamente ancora tutto è in ballo, naturalmente, ma l’atteggiamento della squadra non è apparso quello di un gruppo pronto ad una cavalcata d’altissimo profilo.
Appena cinque punti in classifica, ultimo posto in solitaria e un distacco dalla salvezza di otto lunghezze. Se non bastassero questi numeri, ci sono anche altri dati eloquenti. Oltre alla serie lunghissima di sconfitte consecutive, il Verona ha vinto appena una gara pareggiandone due. La splendida squadra dello scorso anno che poteva contare sul tridente Barak, Simeone, Caprari si è ritrovata a segnare appena dodici reti subendone 29. Il trio delle meraviglie è stato sostituito da uomini come Henry, Verdi e Djuricic che naturalmente non hanno né le qualità né i numeri per poter sopperire alle cessioni.
Tornando al calcio giocato, il Verona ha disputato due amichevoli durante questa pausa per i mondiali. Pareggio alla prima uscita per 0-0 contro l’Istria, squadra decisamente inferiore. Sconfitta di misura, invece, nella gara contro il Bologna di Thiago Motta. In quest’ultima occasione provato ancora il 3421 con Kallon e Lazovic alle spalle di Henry. La squadra non effettuerà altri test ma si rilancerà in campionato dal 4 gennaio con la difficile trasferta di Torino. A seguire ci sarà lo scontro diretto contro la Cremonese.