Nonostante un ranking sempre caratterizzato da una posizione sul podio, si chiude nel peggiore dei modi l’esperienza in Qatar per il Belgio. L’eliminazione dei Diavoli Rossi alla fase a gironi chiude un cerchio e, quasi sicuramente, anche un percorso per un’intera generazione che potenzialmente avrebbe potuto dominare a livello europeo e mondiale. Come nelle passate edizioni, è mancata la freddezza, l’esperienza e la voglia di decidere nei momenti decisivi. Contro una Croazia, lontana parente di quella ammirata anni fa, il Belgio spreca l’impossibile impattando sullo 0-0. Tantissime occasioni create ed errori clamorosi per Lukaku e Mertens. L’attaccante dell’Inter sarà su tutte le copertine dei giornali come il simbolo di questo fallimento calcistico. La Tunisia vince il girone F mentre la Croazia si qualifica come seconda.
Primo tempo: approccio pessimo del Belgio costretto a vincere. Dopo dieci secondi Perisic riceve in area di rigore e sfiora la rete con un diagonale sul secondo palo. La risposta dei Diavoli Rossi arriva al 9′ quando Carrasco prova a rientrare sul destro ma il tiro è respinto. Due minuti dopo Mertens serve ancora l’esterno dell’Atletico Madrid che si libera bene e calcia ma Livakovic respinge. La Croazia si difende ma al quarto d’ora rischia tantissimo in contropiede con Mertens che si divora il vantaggio aprendo troppo il destro. Dal goal sbagliato al potenziale goal subito: poco dopo ingenuità di Carrasco che sbaglia il controllo e stende Kramaric in area di rigore. L’arbitro fischia il penalty ma, dopo il consulto VAR, la decisione viene annullata per un fuorigioco croato in precedenza. Il grande spavento spinge il Belgio di nuovo in avanti ma Witsel, al 25′, non inquadra la porta. Superata la mezz’ora la Croazia prova a farsi rivedere prima con Brozovic e poi il colpo di testa di Livaja con poca fortuna. Al 43′ ancora Mertens ha la palla d’oro per il vantaggio ma, da due passi, si divora il tap in vincente. Al quarto minuto di recupero, Juranovic fa venire un brivido lungo la schiena ai tifosi del Belgio ma il suo tiro potente finisce di poco alto.
Secondo tempo: si riparte con la grande novità tanto attesa. Fuori Mertens e dentro Romelu Lukaku per avere più peso offensivo. Subito l’attaccante dell’Inter pericoloso al 48′ ma il suo colpo di testa viene bloccato da Livakovic. Pochi minuti dopo, grandissima parata di Courtois sul tiro a giro di Kovacic. Lo stesso estremo difensore deve ripetersi al 54′ sul tentativo di Brozovic. Sessanta secondi dopo, ancora saracinesca abbassata sul diagonale di Modric. La partita è godibile e, al 58′ è il turno anche di Thorgan Hazard. All’ora di gioco, il Belgio si divora l’impossibile: dopo un pallone vagante in area, Lukaku si avventa con grande forza e di testa manda clamorosamente sul palo a porta sguarnita. Passano appena 120 secondi, è il numero 9 si ripete mandando fuori il cross di De Bruyne completamente solo in area. La Croazia, allora, cambia inserendo Petkovic e Pasalic per Livaja e Kramaric. Al 68′ nuovo tentativo di capitan Modric ma è facile la parata di Courtois. Ad un quarto d’ora dalla fine, il Belgio impiiega tutto il suo potenziale offensivo inserendo Doku e Tielemans. Lo sbilanciamento in avanti comporta seri rischi dietro: al 75′ una dormita di Vertonghen per poco non porta al goal di Petkovic troppo lento nella conclusione. Il difensore prova a rifarsi di testa, poco dopo, ma spedisce alto. All’81’ la Croazia grazia il Belgio: Kovacic imbuca per Juranovic che, anzichè tirare in area di rigore, prova a servire un compagno immaginario. La sacra degli errori di Lukaku non è conclusa: all’87’, ancora da pochi passi, non riesce a deviare il pallone di Meunier e lo manda sul fondo di stinco. Sembra che si sia visto tutto ma, al 90′, errore clamoroso di Livakovic e Lukaku in maniera goffa non riesce a spingere in rete la palla che avrebbe significato ottavi di finale. Vengono concessi quattro minuti di recupero in cui va segnalato un grande intervento difensivo di Gvardiol che salva la propria porta. Al triplice fischio, il Belgio è eliminato dalla competizione.